Il sistema zootecnico può coprire alcuni rischi con polizze assicurative agevolate, potendo godere di un contributo pubblico a parziale copertura dei costi assicurativi. Nel 2016 i valori assicurati hanno raggiunto quota 1,050 miliardi di €, rappresentando il 15,9% del valore complessivo delle produzioni (vegetali, strutture e zootecnia) assicurate con polizze agevolate. Analizzando gli ultimi 10 anni, il settore evidenza un incremento del 443%, registrando un continuo trend positivo.
Fonti e risorse finanziarie
Il Piano assicurativo agricolo nazionale (Paan) è il provvedimento che disciplina il settore, pubblicato dal Mipaaf il 6 novembre scorso. In questo settore le risorse pubbliche per la parziale copertura dei costi assicurativi sono in parte derivanti dal Piano di sviluppo rurale nazionale (Psrn) e in parte dal Fondo di solidarietà nazionale (Fsn, Dlgs. 102/2004). Il Psrn prevede un contributo sul costo assicurativo fino al 65%, in questo caso la polizza deve prevedere una soglia per l’accesso al risarcimento del 30% e può coprire i rischi legati a epizoozie, mancato reddito, riduzione produzione di latte, andamento stagionale avverso, ridotta produzione di miele e abbattimento forzoso.
Il Paan stabilisce la tipologia delle specie assicurabili: api, avicoli, bovini, bufalini, caprini, cunicoli, equini, ovini e suini, nonché i rischi assicurabili con contratti agevolati nonché la combinazione delle garanzie. I costi di smaltimento carcasse si possono coprire solo con polizze che concedono tale garanzia senza distinzione delle epizoozie (obbligatorie e facoltative) mortali. La garanzia mancato reddito e abbattimento forzoso, affinché la copertura assicurativa sia agevolabile, deve prevedere anche la copertura per i danni derivanti da tutte le epizoozie obbligatorie per singola specie. La garanzia mancato reddito copre inoltre il calo di reddito dovuta ai provvedimenti previste dalle autorità sanitarie per le aree perifocali o le aree di protezione e sorveglianza nelle quali l’attività economica viene limitata (ad es.focolai epizootici).
La copertura deve essere riferita all’intero ciclo di accrescimento e per essere agevolabile deve coprire l’intera mandria per ciascuna specie allevata nell’intero territorio comunale in cui insiste l’allevamento, inoltre gli animali devono essere presenti nella banca dati dell’anagrafe zootecnica e nel fascicolo aziendale (bovini, equidi, bufalini); per api, avicoli e cunicoli, i capi o sciami devono essere comunque riscontrabili in documenti ufficiali.
L’allevatore può sottoscrivere la copertura assicurativa in forma singola (polizza individuale) o aderire ad una polizza collettiva il cui contraente è il Condifesa. Il contratto assicurativo deve riportare obbligatoriamente per ogni bene assicurato e per ogni garanzia il valore assicurato, la tariffa applicata, l’importo del premio, la presenza o meno della soglia di danno e/o la franchigia e la presenza di eventuali polizze integrative.
La spesa ammissibile sulla quale viene erogato il contributo si determina tenendo conto del parametro, che sarà definito a fine campagna per ogni tipologia di combinazione provincia/allevamento/garanzia, calcolando il rapporto tra somma dei premi assicurativi dell’anno e somma dei valori assicurati.
Contributo pubblico e spesa
Il parametro che tiene conto anche della durata (giorni) della copertura assicurativa e comunque il suo valore non potrà essere superiore a 15. Determinato il parametro, la spesa ammessa è pari al minore valore risultante dal confronto tra la spesa premi ottenuta applicando il parametro e la spesa premi risultante dal certificato di assicurazione. Il contributo sarà pari al 50% nel caso delle garanzie senza soglia (animali morti e smaltimento carcasse), mentre sarà pari al 65% della spesa ammessa per tutte le altre garanzie. Da questo meccanismo di calcolo sono esentati i nuovi assicurati. Per questi ultimi, che non hanno sottoscritto polizze nei 5 anni precedenti (identificati mediante CUAA), il sostegno pubblico sarà calcolato sulla spesa effettiva e tale agevolazione sarà estesa anche alle coperture assicurative che saranno sottoscritte nei due anni successivi.