Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato da alcuni vivaisti pugliesi e ha sospeso l'operatività del Piano Silletti, messo a punto (con grande fatica ed impiego di risorse) per cercare di contenere il propagarsi dell'infezione, attraverso l’eradicazione delle piante ed il costante monitoraggio.
I giudici del Tar hanno deciso per l'accoglimento del ricorso in considerazione del fatto che l'Unione Europea, il 28 aprile scorso, ha adottato un «nuovo testo di decisione di esecuzione sulla medesima questione» che, in un certo senso, supera il piano del commissario. Si è verificato, scrive il Tribunale amministrativo, «un imminente mutamento delle disposizioni di riferimento».
Lo stesso Tar ha fissato l'udienza per prendere una decisione definitiva al 16 dicembre. Tra sette mesi, un intervallo di tempo spropositato e che potrebbe giungere in una situazione ormai irreparabilmente peggiorata.
Nel frattempo le attività sono state sospese e non è affatto chiaro come affrontare nei prossimi giorni il maledetto batterio dell’ulivo.