Un po’ ce lo aspettavamo, data la qualità e la quantità offerta dall’ultima vendemmia. Ma siamo felici di registrare l’exploit dei vini italiani all’estero, con la grande sorpresa per la performance dello spumante.
Secondo i dati dell’Osservatorio del Vino relativi all’export 2015, il valore delle bollicine italiane è di 985 milioni di euro (+17%), il volume scambiato è pari a circa 2,8 milioni di ettolitri (+15%).
La voce che comprende il Prosecco guida questa domanda con un incremento del 30% a volume (oltre 1,8 milioni di ettolitri) e del 32% a valore (oltre 660 milioni di euro). Quello appena passato è stato un anno da record per l’export del vino italiano in generale, che vale 5,39 miliardi di euro (+5,4% sul 2014).
Vini e mosti nel complesso fanno registrare ottime performance nelle esportazioni 2015. In primis, gli Stati Uniti confermano la fiducia verso il nostro vino, con un incremento in valore del 14% per un corrispettivo che sfiora 1,3 miliardi di euro, e oltre il 7% anche in volume (3,2 milioni di ettolitri).
Per il Regno Unito l’export vale 750 milioni di euro (+13,3%) mentre la Germania fa registrare un brutto -6,7% in volume e un -1,5% in valore. Buone notizie, invece, dall’estremo oriente dove sia in Giappone che in Cina il vino italiano cresce in valore rispettivamente del 3,4% e del 18%.
Per quanto riguarda l’export dei vini spumanti, la domanda è guidata dal Regno Unito con incrementi di 46% in volume e 51% in valore (oltre 270 milioni di euro), ma anche per gli Stati Uniti sono da evidenziare, con il +25% a volume e il +28% a valore, per corrispettivi di oltre 190 milioni di euro. Bene anche i Paesi Scandinavi con incrementi a due cifre per le bollicine italiane sia in Svezia sia in Norvegia.