Che potesse andare così si mormorava già da tempo. Ma con discrezione; i rapporti con i cugini d’oltralpe, almeno dal punto di vista enologico, sono di grande concorrenzialità. E la vendemmia di questo caldo 2015, come abbiamo già scritto in altre occasioni, si preannunciava di grande qualità oltre che dalla straordinaria quantità.
Ma ora le indiscrezioni e le stime preliminari sono confermate per l’Italia del vino: il Belpaese è il primo produttore al mondo, con amarezza (immaginiamo) dei cugini-rivali francesi.
A certificare la leadership per la campagna 2015-2016 sono le stime della Commissione europea. Lo Stivale dunque, secondo le previsioni di Bruxelles, produrrà 48,869 milioni di ettolitri di vino, segnando un aumento del 13% rispetto all'annata 2014-2015, aumento dovuto soprattutto alle diverse condizioni climatiche e metereologi che dell’estate.
Al secondo posto la Francia con 46,450 milioni di ettolitri (-1%), mentre al terzo posto si piazza la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri (-5%). A distanza segue la Germania (8,788 milioni) e il Portogallo (6,703 milioni) rispettivamente al quarto e quinto posto. La produzione totale a livello Ue è prevista per di 163 milioni di ettolitri.
Dati positivi anche sul piano dell'export. Le stime di Bruxelles rivelano infatti che nei primi sei mesi del 2015 l'Italia è stato il Paese leader nelle esportazioni in termini di eccellenze Doc e Doccg, rispettivamente con 3,780 milioni di ettolitri e 3,305 milioni di ettolitri piazzati fra mercato Ue ed extra Ue. Al secondo posto c'è, ancora, Parigi con 3,095 milioni di ettolitri di Doc e 1,962 di Doccg, seguita da Madrid.
Quando si guarda però al valore di tutti i vini esportati, all'interno e all'esterno dell'Ue, i cugini d'oltralpe rimangono imbattuti, totalizzando nello stesso periodo 3,642 miliardi di euro, contro i 2,542 miliardi incassati dall'Italia (ben 1 miliardo di euro in più, segno che c’è ancora tanto da lavorare sulla tenuta del prezzo) e 1,233 miliardi dalla Spagna.
Se poi si fa una valutazione quantitativa, è la Spagna il Paese leader dell'export, con oltre 12 milioni di ettolitri piazzati fra mercato Ue ed extra Ue. All'Italia tocca il secondo posto con oltre 9,7 milioni e la Francia il terzo con 6,7 milioni.