Il valore complessivo della produzione agricola veneta nel 2015 è stimato in 5,5 miliardi di euro. È questo uno dei due elementi più importanti emersi a Veneto Agricoltura, a Legnaro (Padova), alla presentazione dei dati definitivi dell’agroalimentare veneto nel 2015.
Le luci e le ombre del settore agroalimentare regionale traspaiono chiaramente dai dati elaborati da Veneto Agricoltura, secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan. Se da una parte il comparto del vino vola, sia sotto il profilo della produzione che dell’export, altri settori, in primis quelli della zootecnia e dell’ortofrutta, per motivi diversi, evidenziano notevoli sofferenze.
Per quanto riguarda più nello specifico l’ortofrutta ecco i dati 2015 presentati a Legnaro: la superficie investita a patate e ortaggi è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2014, pari a circa 26.000 ettari. Crescono le coltivazioni orticole in serra (+7%) ma diminuisce la coltivazione di piante da tubero (-12%). Aumenta la resa per patata (+6%), radicchio (+25%) e fragola (+14%) ma decresce per lattuga (-17%) e pomodoro da industria (-20%).
Perdura il momento difficile per la frutticoltura, specie quella estiva, con conseguente “ridimensionamento”. Comunque l’annata è stata favorevole: produzione in crescita per pesco (+15%), actinidia (kiwi, +10%), melo (+4,4%), pero (+3,7%); non per il ciliegio (-27%). Più prodotto equivale però a calo delle quotazioni: pesche (-38%) e mele (-15%). Bene l’olivicolo (+45%) dopo il disastroso raccolto 2014.