L’UE si è posta degli obiettivi alquanto ambiziosi per riduzione le emissioni di gas serra entro il 2020. Per l’Europa la lotta al cambiamento climatico è una priorità, e ha intrapreso una serie di azioni per ridurre le emissioni di gas serra.
Gli obiettivi sono stati stabiliti nel pacchetto sul clima e l’energia adottato nel 2008. Uno di questi riguarda la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, risultato già conseguito nel 2015. Secondo le previsioni, si stima che nel 2020 le emissioni di gas serra saranno più basse del 26% rispetto al 1990.
Tuttavia, delle stime preliminari indicano un aumento delle emissioni in Europa nel 2017, e per questo motivo l’Unione europea sta ora considerando la possibilità di rendere gli obiettivi del 2030 più restrittivi e rafforzare la strategia per il 2050 prima della 24ª conferenza della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP24) che avrà luogo a Katowice in Polonia a dicembre.
L’UE sta intervenendo in diversi settori per poter raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Una delle misure adottate è il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che riguarda le emissioni di gas serra generate da grandi settori quali industria, energia e aviazione, responsabili da soli di circa il 45% delle emissioni totali di gas serra in Europa.
Nel periodo dal 2005 al 2016 le emissioni prodotte dalle centrali energetiche e dalle industrie soggette allo schema di scambio di quote di emissione dell’UE sono diminuite del 26%, decisamente più della riduzione del 23% stabilita dall’obiettivo per il 2020.
Gli stati membri, poi, hanno stabilito degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni secondo gli obblighi previsti dalla Decisione sulla condivisione dello sforzo per ridurre le emissioni in altri settori, quali edilizia abitativa, agricoltura, rifiuti e trasporti, escluso il settore dell’aviazione. Nel 2016 le emissioni provenienti dai settori che rientrano nel campo di applicazione di questa direttiva sono state inferiori dell’11% rispetto al 2005, superando l’obiettivo del 10% stabilito per il 2020.