Il Presidente Nazionale dell’UCI, Mario Serpillo, è intervenuto al Convegno tenutosi presso l’Az. Agr. Armania a Corigliano Rossano, in Calabria, al quale hanno partecipato, portando il loro saluto, il Sindaco Flavio Stasi, l’Assessore all’Agricoltura Regione Calabria Gianluca Gallo ed il Coordinatore regionale UCI Calabria Gaetano Ferraro. Sono intervenuti Antonio Stea dell’Area tecnica dell’UCI ed Antonio Astorino Responsabile UCI Zonale.Il tema al centro del Convegno, organizzato dall’ UCI, è stato quello legato alle problematiche e alle opportunità per l'agricoltura della Sibaritide in relazione alla nuova Pac. Nello svolgimento dell’incontro si è analizzato come l’agricoltura, l'ambiente ed il paesaggio possano interagire in modo funzionale e vantaggioso per il territorio.Nella regione della Sibaritide, ricorda il Presidente dell’UCI Mario Serpillo, l'agrumicoltura e l'olivicoltura sono le attività agricole principali che “purtroppo risentono del calo del potere d’acquisto delle famiglie per via dell’inflazione, nonché degli effetti del cambiamento climatico, che ormai ci ha abituato a lunghi periodi di siccità e ad eventi climatici avversi e catastrofici. Ed è su tale direttrice che la nuova Pac si sta muovendo, introducendo una serie di cambiamenti significativi nella gestione e nel finanziamento dell'agricoltura, e questi potrebbero avere un impatto positivo sull'agricoltura nella regione della Sibaritide. “
La PAC mira a promuovere la produzione agricola sostenibile, incoraggiando la manutenzione delle colture e del paesaggio. Ciò significa agevolare pratiche agricole che riducano l'impatto ambientale, come l'uso di fertilizzanti e pesticidi naturali, la rotazione delle colture ed il risparmio idrico.L'obiettivo finale, secondo l’UCI, è quello di garantire, in questo modo, un'agricoltura sostenibile ed ecologicamente responsabile, che consenta alle imprese agricole di produrre cibi sani e di alta qualità, rispettando allo stesso tempo l'ambiente e il paesaggio circostante. In questo modo, si spera di contribuire alla tutela della biodiversità, nonché alla lotta contro il cambiamento climatico.La questione ambientale riveste ormai una cruciale importanza, tale da esser considerata pregiudiziale nella definizione dei premi accoppiati.I premi accoppiati – spiega il Dott. Antonio Stea – sono incentivi finanziari forniti ai produttori agricoli che mantengono la produzione di determinate colture tra le quali, per la prima volta, sono state incluse quelle degli agrumi che siano assoggettate a DOP o afferiscano ad organizzazioni di produttori.
Questi incentivi, finalizzati a sostenere la produzione agricola locale, a tutelare il paesaggio e la biodiversità della regione, incoraggiano gli agricoltori della Sibaritide ad adottare pratiche agricole sostenibili che riducano l'impatto ambientale e promuovano la diversificazione delle colture.
L'OCM ortofrutta, in tal senso, prevede programmi specifici per la qualificazione delle produzioni, come quelli di “promozione dei prodotti ortofrutticoli europei” che possono contribuire a migliorare la visibilità e la competitività dei produttori locali sui mercati nazionali ed internazionali.
Secondo il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo, è inoltre molto importante incentivare contestualmente il ricambio generazionale nelle attività agricole, per garantire la continuità della produzione agricola locale e l'innovazione delle tecniche di coltivazione e di trasformazione dei prodotti agricoli.
A questo proposito l’UCI ricorda che la misura CIS-YF (Complementary Income Support for Young Farmers) costituisce un incentivo di grande rilevanza per i giovani che intraprendono l'attività agricola. In particolar modo quella specifica dello sviluppo rurale che può contribuire in modo significativo a contrastare l'abbandono delle aree rurali e delle aree interne.
Il presidente dell’UCI, Mario Serpillo, nelle sue conclusioni esprime una nota di fiducia sulle immediate prospettive ed esorta i partecipanti al convegno: “la strada tracciata mi pare, dunque, davvero chiara e realisticamente percorribile. Ai produttori presenti, lo voglio ribadire, chiedo coraggio; bisogna avere la volontà di cambiare passo, di approdare a politiche di aggregazione dell’offerta e a introdurre, finalmente, una strategia comune di gestione integrata del territorio. L’azione dell’UCI – Unione Coltivatori Italiani, e di Gaetano Ferraro, dirigente locale e nazionale, sarà tesa a valorizzare il territorio e le sue specificità ambientali e produttive.”