Sono le terre alte più bistrattate del nostro Paese, eppure rappresentano l'anima dell'Italia. Sono gli Appennini che, secondo uno studio realizzato da Slow Food Italia, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Unisg) e Università del Molise (Unimol), vivono una grave crisi demografica e un preoccupante abbandono del territorio, nonostante siano state colpite, al pari delle aree metropolitane più popolose e sviluppate, dalla perdita di suolo dovuta alla cementificazione, quadruplicata nei fondovalle negli oltre 50 anni presi in esame.
È questo il quadro allarmante al centro degli Stati generali delle Comunità dell’Appennino, convocati per la seconda assemblea nazionale da Slow Food Italia dal 16 al 18 ottobre a Castel del Giudice (Isernia) in Molise. Agricoltori, allevatori, artigiani, rappresentanti di consorzi provenienti da tutta la fascia appenninica, si riuniranno in una tre giorni di lavori per rilanciare una nuova stagione di rinascita sociale, economica e culturale dei territori della dorsale italica a partire dalla tutela della biodiversità. Lungi dal voler essere considerate “marginali”, le Comunità della dorsale appenninica si riuniscono per condividere una nuova idea di montagna, muovendo da due grandi temi drammaticamente attuali – quello dei giovani e quello del lavoro – e costruire un’economia locale di nuova concezione, profondamente legata alle radici culturali, produttive e socioculturali di un territorio.
I progetti degli enti locali e le buone pratiche delle aziende più virtuose, i segnali di speranza che arrivano dai tanti giovani che, segnando un’inversione di tendenza, scelgono le aree appenniniche come sede della loro attività e luogo in cui vivere, saranno presentati come esempi da condividere e replicare dalla Liguria alla Sicilia.
A Castel del Giudice sarà rilanciata Resistenza Casearia, la piattaforma di Slow Food che si arricchisce di una nuova ambiziosa iniziativa, la rete dei caseifici di montagna per sostenere chi rifiuta le scorciatoie della modernità continuando, testardamente, a produrre formaggi in condizioni non facili rispettando naturalità, tradizione, gusto.
Il programma degli Stati generali delle Comunità dell’Appennino è articolato in quattro commissioni che si terranno nella giornata di sabato 17 che si dedicheranno al confronto sui temi che stanno emergendo come prioritari: dal Piano di Sviluppo Rurale alla semplificazione burocratica, dalla gestione della fauna selvatica, dei parchi e delle foreste, al turismo sostenibile, dalla viabilità e il recupero dei borghi, alle nuove “start up”, dalle relazioni sociali tra abitanti di diverse fasi di età e tanto altro. Domenica 18 invece si terrà la plenaria di chiusura per condividere i documenti messi a punto dalle commissioni di lavoro e presentare lo studio I comuni e le comunità appenninici: evoluzione del territorio realizzato da Slow Food, Ispra, Unisg, Unimol.
PROGRAMMA
“Verso un nuovo modello di economia montana che metta al centro i giovani e il lavoro”
VENERDÌ 16
Ore 16 – Registrazione dei partecipanti e accoglienza delegati
Ore 20 – Cena conviviale a cura dell’Istituto Professionale Alberghiero di Vinchiaturo (Cb)
SABATO 17
Ore 9 – Inizio lavori delle commissioni
Commissione 1: Agricoltura, ambiente e paesaggio
Strumenti e PSR, semplificazione burocratica e accesso al mercato, parchi, gestione fauna selvatica, gestione forestale. Coordinatore: Silvia De Paulis (mail: silviadepaulis@yahoo.it)
Commissione 2: Turismo sostenibile e infrastrutture
Mobilità e viabilità, recupero borghi, attività di supporto (ristorazione, accoglienza, attività sportive e culturali). Coordinatore: Giovanni Perri (info@meridies.net)
Commissione 3: Ricerca e innovazione
Le nuove declinazioni di attività tradizionali, sperimentazione e ricerca, start up appenniniche. Coordinatore: Cinzia Scaffidi (mail: c.scaffidi@slowfood.it)
Commissione 4: Reti sociali, culturali e relazioni territoriali
Lo studio delle tradizioni e la loro ricollocazione del contesto attuale, le relazioni sociali tra abitanti “vecchi e nuovi”, la relazione con i centri urbani. Coordinatore: Marisa Gigliotti (mail: gigliotropeano@gmail.com)
Ore 13:30 – Buffet a cura dell’Istituto Professionale Alberghiero di Agnone (Is)
Ore 15 – Ripresa lavori delle commissioni
Ore 21 – Cena e serata conviviale presso “l’Albergo diffuso Borgo Tufi” con intrattenimento di narrazioni e musiche della tradizione popolare molisana.
DOMENICA 18
Ore 9:30 – Convocazione Assemblea Plenaria. Coordina Sonia Chellini, Vice presidente di Slow Food Italia
Saluto del Sindaco – Lino Gentile
Presentazione studio congiunto (Slow Food, Ispra, Unisg, Unimol): “I comuni e le comunità appenninici: evoluzione del territorio”.
Michele Munafò e Nicola Riitano, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra)
Franco Fassio, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Unisg)
Marco Marchetti e Lorenzo Sallustio, Università degli Studi del Molise (Unimol)
Anselme Bakudila, Centro Studi Slow Food Italia
Presentazione progetto pilota: azienda agricola multifunzionale di montagna.
Conclusioni
Lettura documenti finali delle 4 Commissioni
Intervento di Andrea Olivero, Vice ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Chiusura di Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia
Ore 14 – Inizio festeggiamenti conviviali con il coinvolgimento della Comunità di Castel del Giudice, e mercatino dei prodotti tipici dell’Appennino molisano nelle vie cittadine.
statigeneraliappennino@slowfood.it.