E' stato pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 107 della Gazzetta Ufficiale n. 95 del 26 aprile 2011 il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 18 febbraio 2011 – Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14 bis del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 (entrata in vigore 11 maggio 2011). Dopo una lunga attesa e l'esame favorevole del Consiglio di Stato, in nuovo provvedimento riunifica in un solo testo tutti i cinque decreti finora emanati sul SISTRI e che, dal prossimo 11 maggio, data di entrata in vigore del decreto, " cessano di produrre effetti".
Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania. Il sistema di controllo è stato affidato al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente. Superando il precedente sistema cartaceo di controllo e tracciabilità , il sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti, consente di avere accesso ai dati in tempo reale, permettendo l'adozione tempestiva di politiche mirate per la loro gestione ai fini di un fattivo contrasto all'illegalità riducendo sia il danno ambientale sia la concorrenza sleale fra le imprese, a tutto vantaggio delle aziende che, operando nella legalità , sostengono costi maggiori per lo smaltimento dei rifiuti.
Il Sistema semplifica le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità.Ai soggetti chiamati ad aderire al SISTRI sono consegnati:
- un dispositivo USB per l'accesso in sicurezza dalla propria postazione al sistema informatico, idoneo a consentire la trasmissione dei dati, a firmare elettronicamente le informazioni fornite ed a memorizzarle sul dispositivo stesso. Ciascun dispositivo USB può contenere fino ad un massimo di tre certificati elettronici associati alle persone fisiche individuate durante la procedura di iscrizione come delegati per le procedure di gestione dei rifiuti;
- un Black Box, dispositivo elettronico da installarsi su ciascun veicolo che trasporta rifiuti, con la funzione di monitorare il percorso effettuato dal medesimo;
- apparecchiature idonee per monitorare l'ingresso e l'uscita degli automezzi dagli impianti di discarica.
Grazie a tale materiale informatico, il flusso dei dati avverrà tramite la scheda SISTRI, un documento elettronico composto da diverse sezioni, da compilare per cura di ciascun soggetto coinvolto nel processo di gestione dei rifiuti.Quando il produttore ha la necessità di movimentare un rifiuto, deve accede al sistema SISTRI, autenticandosi tramite le credenziali consegnate all'iscrizione, e seleziona nella scheda SISTRI – Area Registro Cronologico il codice CER con il corrispondente quantitativo. Il sistema genera una Scheda SISTRI – Area Movimentazione con tutte le informazioni inserite precedentemente dall'operatore nel suo Registro ed avente uno specifico codice identificativo che accompagner il rifiuto durante tutto il suo percorso. A questo punto il produttore dovrà compilare gli ultimi campi previsti, ovvero il numero di colli, se il rifiuto è soggetto a procedura ADR, l'eventuale presenza di un intermediario, l'indicazione dell'impianto di destinazione e il caricamento del certificato analitico se previsto.Quindi, il delegato dell'azienda di trasporto accede al sistema SISTRI, si autentica con le proprie credenziali e compila la parte di sua competenza della scheda precedentemente aperta dal produttore con: mezzo utilizzato, conducente, targa, data, percorso ed eventuale tratta intermodale. In questa fase interviene il conducente del mezzo, che partito dall'azienda con l'autoveicolo dotato della corrispondente black box, del dispositivo USB e di una copia della scheda SISTRI, si dirige verso la sede del produttore per prendere in carico i rifiuti.
Terminato il carico, inserisce il dispositivo USB nel PC del produttore per dare il via al tracciamento del percorso. Una volta arrivato a destinazione ed effettuate le verifiche da parte del gestore dell'impianto, il delegato dell'azienda che riceve il carico accede al sistema SISTRI, si autentica e compila la sezione di propria competenza della scheda con: spedizione accettata e quantitativo ricevuto.Il sistema quindi genera automaticamente per l'azienda di trasporto la riga di scarico del Registro Cronologico, e compila automaticamente per il gestore dell'impianto di destinazione la riga di presa in carico dei rifiuti.Il ciclo si conclude con l'inserimento del dispositivo USB da parte del conducente del mezzo nel PC del destinatario per l'invio al SISTRI dei dati memorizzati nella black box durante il percorso.Il nuovo Dm Sistri non reca alcuna proroga in ordine alla data di effettivo avvio del sistema che, pertanto, ad oggi, resta fissata nel 1° giugno 2011. Il nuovo regolamento chiarisce che le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero o di smaltimento e che sono produttori di rifiuti derivanti da tali attività devono iscriversi "anche" come produttori indipendentemente dal numero dei dipendenti.Inoltre, il Dm sposta dal 31 gennaio al 30 aprile il termine per il pagamento dei contributi annuali che migliaia di imprese italiane devono versare al SISTRI.Si tratta di un vero e proprio mutamento della disciplina di base; infatti, il 30 aprile è il nuovo termine per i versamenti da effettuare anche in futuro. Sotto il profilo sostanziale non si registrano importanti cambiamenti. Le maggiori innovazioni concernono:
– i trasportatori in conto terzi (articolo 212, comma 5, Dlgs 152/2006) che possono dotarsi del dispositivo Usb relativo alla sola sede legale oppure, in alternativa, di un'ulteriore chiavetta per ciascuna unità locale. In questo secondo caso, il contributo va versato per ogni unità locale dotata di chiavetta. Resta fermo l'obbligo di pagare il contributo annuale e di dotarsi di una chiavetta per ogni veicolo a motore adibito al trasporto di rifiuti;
– per il trasporto marittimo dei rifiuti, l'armatore o il noleggiatore che effettuano il trasporto possono delegare gli adempimenti SISTRI al raccomandatario marittimo di cui alla legge 135/77. In tal caso, il raccomandatario consegna al comandante della nave la copia compilata della scheda SISTRI – Area movimentazione. All'arrivo, il comandante consegna la copia della scheda al raccomandatario rappresentante l'armatore o il noleggiatore presso il porto di destino;
– i produttori di rifiuti pericolosi non inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa adempiono all'obbligo di tenuta del registro di carico e scarico attraverso la conservazione, in ordine cronologico, delle copie della scheda Sistri Area movimentazione, relative ai rifiuti prodotti.
Restano soggetti al registro di carico e scarico i produttori di rifiuti non pericolosi non obbligati ad iscriversi al SISTRI. L'iniziativa si inserisce nell'ambito dell'azione di politica economica che da tempo lo Stato e le Regioni stanno portando avanti nel campo della semplificazione normativa, dell'efficientamento della Pubblica Amministrazione e della riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese. I vantaggi per lo Stato, derivanti dall'applicazione del SISTRI, saranno quindi molteplici in termini di legalità , prevenzione, trasparenza, efficienza, semplificazione normativa, modernizzazione. Benefici ricadranno anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole. Regole e procedure che, ora che ci sono, non possono non essere rispettate.