Il ministro Lollobrigida ha firmato in questi giorni il decreto relativo agli interventi in favore del settore apistico, previsti dal Piano strategico della PAC per il quinquennio 2023-2027.
Per ogni annualità sono stati resi disponibili oltre 17 milioni di euro, a sostegno di interventi per servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio di migliori pratiche per apicoltori e organizzazioni di apicoltori, oltre che per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali, per la collaborazione con organismi specializzati in programmi di ricerca e per azioni di promozione, comunicazione e commercializzazione, tra cui monitoraggio del mercato e sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell'apicoltura.
I beneficiari dei finanziamenti possono essere singoli apicoltori, forme associate, istituti, enti, università o organismi specializzati nella ricerca nel settore dell'apicoltura.
Il comparto è dunque centrale nell'ambito dell'agricoltura italiana. Un settore cruciale sia dal punto di vista economico, con una produzione nazionale di miele che si attesta attorno alle 18,5 mila tonnellate, sia sotto un profilo di salvaguardia della biodiversità, legata a doppio filo con la funzione di impollinazione delle api: uno dei più affidabili indicatori del benessere ambientale.