Le multinazionali della chimica non ci stanno e passano all’azione. La controffensiva di Syngenta, Bayer e Basf contro le restrizioni in vigore nell’Ue sull’impiego di alcuni pesticidi della classe dei neonicotinoidi, introdotte per tentare di arrestare la moria delle api in Europa, alla fine è arrivata davvero.
Le tre multinazionali si sono rivolte ai giudici europei e nei giorni scorsi hanno presentato a Lussemburgo le loro memorie difensive, chiedendo l’annullamento delle misure prese in modo preventivo dalla Commissione Ue, ormai qualche tempo fa, in attesa che l’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) completi le sue nuove valutazioni.
In particolare, Bayer ha chiesto l’annullamento della normativa relativa alle sostanze attive clothianidin, tiametoxam e imidacloprid, che proibisce il commercio delle sementi conciate con queste tre molecole. Basf Agro invece lotta contro il divieto sulle sementi trattate con fipronil. Syngenta mette sotto accusa la normativa europea che impone restrizioni all’uso di tiametoxam.
La sentenza del tribunale Ue è attesa nei prossimi mesi.