Accelera a giugno la dinamica tendenziale dei costi agricoli. Lo rileva l'Ismea sulla base dell'indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione in agricoltura, balzato il mese scorso a 136,05 (base 2000=100). Rispetto a giugno 2010 – spiega l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – l'indicatore ha fatto segnare una crescita del 5,5% (il confronto annuo indicava un più 5,1% a maggio), mentre su base mensile l'aumento è risultato dello 0,2%.
I maggiori rincari, a livello di singole voci di costo, si rilevano – nella dinamica mensile – per gli animali d'allevamento (+2,6%). Superiore alla media anche la crescita congiunturale dei prezzi dei concimi (+0,5%) e dei composti destinati all'alimentazione animale (+0,3%). Nel comparto energetico, lo 0,2% di aumento riflette un analogo rincaro dei carburanti e dei lubrificanti, mentre restano invariati, su base mensile, salari, sementi e spese varie. Rispetto al giugno 2010 il principale fronte caldo resta quello dei mangimi, con i prezzi rincarati mediamente del 17,5%. Sostenuta anche la dinamica tendenziale dei concimi (+6,4%) e dei capi da allevamento (+5,1%), con una brusca accelerazione a giugno anche per il capitolo energetico (+5,8%, dal +4,1% tendenziale di maggio), con carburanti e energia elettrica aumentati in un anno rispettivamente del 6 e del 7,1 per cento. Non emergono infine particolari tensioni sul mercato delle sementi, rincarate dell'1,3% rispetto a giugno 2010. Aumenta del 2,2%, in media, il costo a carico delle aziende agricole relativo all'acquisto del materiale vario, mentre i salari hanno fatto segnare in un anno un più 1,2%.