Sei priorità e 780 milioni di euro per lo sviluppo dell’agricoltura del Lazio, settore che ha smesso di essere considerato “la Cenerentola del sistema economico” e si prepara a diventare asse portante della crescita grazie a “un’inversione di tendenza” che pone al centro competitività, innovazione, qualità e giovani.
La Regione Lazio ha presentato il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, “segno di una nuova Europa e un nuovo Lazio”, una Regione che non solo “non spreca più un euro dei fondi europei”, ma che per lo sviluppo rurale investe 77 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione. Sono “soddisfatti” Sonia Ricci e Antonio Rosati, rispettivamente assessore regionale all’Agricoltura e amministratore unico di Arsial, che insieme al presidente Zingaretti hanno presentato presso l’Auditorium – Parco della Musica di Roma, la programmazione unitaria dei fondi Ue per il Lazio fino al 2020.
Sei i punti chiave di questo nuovo Piano di sviluppo rurale: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle aree rurali, potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme, promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione del rischio. E ancora, tutela e ripristino degli ecosistemi naturali, lotta ai cambiamenti climatici e favorire l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico delle zone rurali.
Il nuovo Psr parte con 77 milioni di euro in più rispetto alla programmazione precedente. Dei 780 milioni di euro totali, 336 vengono dai fondi comunitari Feasr, mentre la partecipazione della Regione “è quasi raddoppiata” e arriva a 133 milioni di euro, pari al 17,7 per cento del totale. Infine, dallo Stato arriva circa il 40 per cento delle risorse, pari a 310 milioni di euro.
“Oggi è una bellissima giornata – ha dichiarato l’assessore Sonia Ricci -, siamo molto soddisfatti dell’attenzione degli operatori del settore agricolo. In questi due anni insieme all’Arsial abbiamo fatto un grande lavoro riuscendo a rendicontare 200 milioni di euro di spesa del vecchio PSR. Da oggi parte una nuova programmazione e a settembre-ottobre usciranno i nuovi bandi, ma l’attenzione resta alta anche sulle ultime risorse ancora disponibili della vecchia programmazione che dobbiamo riuscire a spendere entro dicembre”.
“L’agricoltura c’è, l’impresa c’è e le istituzioni ci sono. Insieme – ha sottolineato Ricci – faremo una grande regione agricola che ci aiuterà a mantenere l’ambiente, il territorio e una qualità del cibo molto alta. Non solo l’agricoltura non e’ più considerata la Cenerentola dello sviluppo, ma è un settore fondamentale per far ripartire la regione. Questa nuova programmazione è una splendida avventura”.