Continua il buon periodo per l’agricoltura italiana, che va in controtendenza rispetto ad altri settori economici in crisi. E’ quanto emerge dallo studio realizzato dal Servizio Reasearch di Banca Monte dei Paschi di Siena, presentato nell'ambito di un incontro promosso presso la sede centrale della banca, Palazzo Rocca Salimbeni a Siena.
Mentre la crisi tra il 2008 e il 2014 ha eroso circa l’8 per cento del Pil italiano, l'agricoltura è stato l'unico comparto che ha guadagnato terreno, in particolare verso i principali concorrenti, cioè Francia e Spagna. Infatti il nostro Paese, con i suoi 27 miliardi di euro di valore aggiunto reale in agricoltura, nel 2014 ha superato la Francia e oggi è il primo Paese europeo per dimensione del settore agricolo. L'export agroalimentare italiano dal 2008 al 2014 è cresciuto dell'11 per cento, rispetto al più 8 per cento relativo alle esportazioni complessive.
Passando, più nel dettaglio, ai dati regionali, lo studio di Mps boccia le performance di Calabria (meno 13 per cento) e Toscana (meno 12 per cento), quest’ultima penalizzata soprattutto dall'export agricolo (diminuito del 13 per cento).
Nonostante questi dati negativi, nel complesso l’agricoltura italiana conferma il ruolo dell’eccellenza nell’ambito del “made in Italy” grazie alla grande qualità dei suoi prodotti, anche se lo studio sottolinea l’enorme potenziale ancora inespresso e non sfruttato, causa la debolezza dell’export (è il sesto in Europa) e la dimensione di impresa (le realtà imprenditoriali agricole con un unico dipendente rappresentano il 60 per cento del totale).