La raccolta del riso è appena partita e le prospettive sono incoraggianti. Lo stato di salute del prodotto sembra buono mentre grazie a un discreto smaltimento delle scorte non avremo problemi allo stoccaggio del prodotto.
Le previsioni indicano l’arrivo di una settimana di piogge e questo potrebbe far slittare ulteriormente la raccolta. La Lomellina è probabilmente la zona in cui la raccolta sta procedendo più spedita mentre nelle zone di Novara e Vercelli sono stati raccolti solo dei fazzoletti di terra. Come avviene in molti altri settori, le semine sono sempre più spostate in avanti. Inizialmente in aprile, oggi si arriva quasi a fine maggio.
Il male del settore, però, è conosciuto; le oscillazioni di prezzo da un anno all’altro. Il mercato dell’Indica si presenta stazionario mentre quello del Lungo A parboiled è ancora in sofferenza. E l’effetto trascinamento del mercato di agosto non è troppo efficace.
E un’altra questione con la quale la risicoltura deve fare i conti è la carenza di molecole per la difesa, la cui produzione è lunga e costosa. Per questo le aziende non sono interessate a investire in questo settore.
Ma c’è anche un dato certamente positivo; le riserve, che sono state consumate nel lockdown non vanno ad appesantire la campagna risicola 2020-2021