La Giunta Regionale ha appena deliberato l’iniziale riconoscimento del Distretto Produttivo agroalimentare di qualità del settore lattiero-caseario pugliese. L’annuncio viene direttamente dal consorzio di tutela della Burrata di Andria Igp che, insieme alla O.P. Parco Murgia Latte ed al consorzio di tutela della Mozzarella di Gioia del Colle Dop, ha promosso la richiesta di riconoscimento.
I promotori, insieme al partenariato che comprende anche l’Uci Puglia, avviano dunque un percorso che punta a risolvere le problematiche che affliggono la filiera lattiero-casearia pugliese, come, ad esempio, la carenza di infrastrutture. Chiaramente l’obiettivo è quello di incrementare la produzione di materie prime, valorizzare i prodotti Dop e Igp, formare le figure professionali necessarie e migliorare il benessere animale negli allevamenti. Non ultimo, dare sostegno alle imprese e promuovere lo sviluppo territoriale.
Un aiuto quanto mai necessario, dato che la filiera lattiero-casearia pugliese, che produce appena il 3% del latte vaccino nazionale, ad oggi non riesce a soddisfare la domanda regionale di materia prima ed è sempre più minacciata dalla concorrenza di filiere extraregionali.
Ricordiamo che il costituendo distretto lattiero – caseario sviluppa un fatturato di 220 milioni di euro solo di latte non lavorato, fatturato che giunge ad oltre 500 milioni se invece consideriamo anche i prodotti caseari trasformati. Sono oltre 3.000 le aziende zootecniche in Puglia, di cui la metà è impegnate nella produzione di latte vaccino e di bufala. Il comparto comprende bel 6.000 addetti compreso l’indotto. La Puglia produce 427.000 tonnellate di latte, di cui 85% dedicato alla trasformazione.
Il Distretto avvierà attività e progetti per offrire ai sistemi di piccole e medie imprese operanti nel comparto lattiero-caseario strumenti per accrescere la competitività e la capacità innovativa, per implementare la tracciabilità, la certificazione e la qualità delle produzioni agricole e agroalimentari, per ampliarne la presenza sui mercati esteri ed intensificare i processi di crescita dimensionale e favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità. Sarà, inoltre, favorita nei settori dell’agricoltura l’implementazione dei registri distribuiti Dlt – Distribuited Ledger Technology, cioè delle Block-chain nell’agroalimentare e degli Smart contract, dando seguito a quanto introdotto dal decreto legge Semplificazioni 2019.