L’epidemia di Xylella ha colpito la Puglia da tanti punti di vista; ha devastato il paesaggio, seccando gli ulivi che erano la caratteristica peculiare di questa splendida zona. Ha fatto saltare imprese, private del loro orgoglio millenario, ha desertificato il territorio. Un piano per contrastare il fenomeno fu escogitato ma possiamo dire che non trovò mai piena attuazione, incontrando la ferrea opposizione in primo luogo proprio da parte dei produttori locali.
Il contagio, partito dalla provincia di Lecce, ha coperto gran parte della provincia di Brindisi, poi ha raggiunto il Tarantino e dal 2018 superato i confini della provincia di Bari. L'area interessata dall'infezione ha raggiunto una estensione di circa 750 mila ettari, rispetto ai soli 8.000 ettari inizialmente interessati. Oggi sappiamo che il numero di piante ospiti di Xylella, raggiunge le 407 specie vegetali, con 185 generi e ben 68 famiglie. Purtroppo, tali numeri crescono in maniera significativa arrivando oggi a raggiungere le 655 specie di piante, 293 generi e 88 famiglie se considerati indipendentemente dal metodo di rilevamento applicato.
Se ne parlerà oggi, a Tuti, in un convegno organizzazto da Uci Puglia e a cui prenderà parte anche il presidente nazionale. Si cercheranno delle prospettive per il futuro e l'Uci sosterrà delle riflessioni per guiardare al futuro con ottimismo.