A più di tre anni dall’inizio dell’iter sorto per il rinnovo del Disciplinare di produzione del Prosciutto di Parma, si è positivamente conclusa la valutazione da parte della Commissione Europea, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di approvazione delle modifiche proposte e del relativo Documento Unico.
Iniziato nel 2019, il percorso di revisione risponde alla fisiologica necessità – sollecitata da tempo a tutti i livelli interprofessionali – di aggiornare il documento produttivo, a circa trent’anni dalla sua prima stesura, per continuare a tutelare e valorizzare il prodotto, anche in un contesto fisiologicamente mutato.
Il nuovo Disciplinare, proposto dal Consorzio del Prosciutto di Parma di concerto con il Masaf e con la Regione Emilia-Romagna, ha tre obiettivi ben identificabili: migliorare la qualità del prodotto, rafforzare la sua identità e unicità rispetto ai concorrenti e consolidare la sua coerenza verso le esigenze del consumatore.
Significative le modifiche proposte, che riguardano tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della materia prima – tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche – fino ad aspetti legati al prodotto finito, come il metodo di lavorazione, il peso e la stagionatura del prosciutto, la modalità di vendita, il prodotto pre-affettato. Prima della definitiva approvazione della domanda, la normativa europea stabilisce la possibilità nei prossimi tre mesi, per qualunque ente situato al di fuori dell’Italia, di presentare eventuali opposizioni.
“Accogliamo con soddisfazione la notizia riguardante l’inizio della fase finale di approvazione delle modifiche al Disciplinare produttivo, poiché ci avvicina ulteriormente a obiettivi che condividiamo con tutti i nostri produttori: valorizzare la distintività del prodotto, facendo leva sulla marca identitaria della sua qualità, e continuare a garantire la tutela imprescindibile del consumatore, con uno sguardo attento alle tematiche legate alla sostenibilità. Auspichiamo che la procedura si concluda positivamente nei tempi previsti per fornire certezze produttive a tutta la filiera”, le parole di Alessandro Utini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma.