Giro d’affari “vinicolo” di 140 milioni di euro, quello del Primitivo di Manduria. Il corposo rosso pugliese nel 2019 ha visto imbottigliare quasi 17 milioni di litri per circa 23 milioni di bottiglie.
Un aumento significativo, circa il 12% in più del 2018, a conferma, ancora una volta, del primato della grande doc nei maggiori mercati del mondo. Il 70% della produzione infatti è destinata all’estero. In particolare il Dop rappresenta il 91,80% dell’intero imbottigliato, il Riserva il 7,65% e il dolce naturale Docg lo 0,55%. Il numero di aziende imbottigliatrici di etichette Primitivo di Manduria è salito ora a quota 144.
E la politic portata avanti dal Consorzio di Tutela si rivela corretta. Si sta puntando sempre più ad un sistema di denominazione che garantisce maggiore qualità e più controlli sia in Italia sia all'estero. Le attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel brand.
Altra mission consiste nella valorizzare dell’identità vitivinicola territoriale, coinvolgendo l’intera filiera e comunicando il Primitivo di Manduria come sinonimo di vino di eccellenza.