Apprezzamento per la disponibilità e la sensibilità che il ministro Martina ha mostrato ma al tempo stesso grande preoccupazione per una situazione complessa e priva di soluzioni immediate.
“Apprezziamo in particolar modo la schiettezza del ministro Martina, che ci ha chiaramente indicato quali siano le strade percorribili e quali è più difficile intraprendere- afferma il presidente del Consorzio IGP Pomodoro di Pachino -. Siamo certi che non esiste un’unica soluzione che può risolvere il problema in questione, proprio perché le cause sono molte e stratificate nel tempo; tuttavia sappiamo che, se l’intenzione espressa dal ministro di sensibilizzare con adeguate iniziative la Gdo verso l’acquisto del prodotto si realizzasse, buona parte delle difficoltà verrebbero meno in breve tempo. Crediamo però che questo incontro debba essere un punto di partenza per una serie di tavoli ulteriori con i tecnici che il ministro Martina ci ha messo a disposizione per monitorare la situazione ed elaborare un’analisi che possa scongiurare un’altra crisi”.
I problemi sono quelli di sempre, ma quest’anno sembrano particolarmente forti. Il prezzo è basso, per via dell’andamento climatico che ha reso abbondante la produzione. La Gdo, canale d’acquisto privilegiato, non riesce a smaltire le quantità eccedentarie e i produttori non riescono a coprire le spese.
Ci rimettono tutti, i consumatori che vedono i prezzi finali rimanere alti nonostante le quantità, i produttori che non realizzano il giusto compenso, e le aziende che rischiano la chiusura con relativo danno al patrimonio ambientale.
Secondo il consorzio, il nodo fondamentale da sciogliere è proprio questo: una maggiore attenzione da parte della Gdo nell’acquisto e nella promozione del prodotto.
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