La pasta è meglio del riso e del cous cous per i 'nuovi italiani' (immigrati regolari provenienti da altri Paesi) e dal 2007 sono praticamente raddoppiati quanti la gradiscono a tavola. Erano meno di 2.370.000 e sono diventati, come rivela la Quinta edizione dell'Osservatorio Immigrati Doxa per Etnocom, circa 4 milioni e mezzo, con una crescita del 90%.
Lo rilancia Aidepi, Associazione industriali del dolce e della pasta italiani, rilevando come questa evoluzione dipenda senz'altro dall'aumento della base di riferimento (dal 2007 gli immigrati regolari sono arrivati a circa 6 milioni) ma anche da una crescita del gradimento che ha visto la base consumatori passare dal 79% all'83% del totale (+5%).
"Scoprire che la pasta è riuscita a conquistare così tante persone, provenienti anche da Paesi con culture alimentari diverse e distanti dalla nostra – osserva Riccardo Felicetti, presidente della Sezione pasta di Aidepi – è una ulteriore conferma della effettiva natura globale di questo prodotto". La pasta secondo l'indagine Doxa/Etnocom risulta al primo posto tra i generi alimentari più consumati: prima del riso e delle verdure e dei legumi surgelati. Con le sue 14,5 porzioni al mese batte il riso (9,5) e il cous cous (6,6).
Il 45% degli immigrati mangia la pasta 4 o più volte a settimana. Il 51% da 1 a 3 volte e solo il 5% meno di 1 volta la settimana. Uno su 5 la mangia addirittura tutti i giorni.
Le etnie più amanti della pasta sono quelle dell'Est Europa (passate, in termini di peso sul totale immigrati, dal 40% del 2010 al 54% di oggi), dove i consumatori arrivano all'89%. Segue l'America Latina (86% di gradimento e circa 7% del totale), l'Africa, (80% di consumatori e 22% totale immigrati) e l'Asia (20% totale immigrati), che con il 69% di gradimento verso la pasta fa un bel salto in avanti rispetto al 58% del 2007.