In vista della lunga sequenza di ponti e festività di primavera la parola d'ordine è "aperti per ferie": domenica di Pasqua le saracinesche saranno alzate per il 90% dei ristoranti, a Pasquetta per l'82,2%, mentre il 25 aprile e il 1 maggio la quasi totalità dei pubblici esercizi sarà aperta (98,2%). E cresce sempre più l'attenzione al tema dello spreco: il 76% dei ristoratori è pronto a dare la possibilità ai clienti di portare a casa cibi e bevande ordinati e non consumati.
Anche per quest'anno a Pasqua trionferanno le proposte della tradizione (76,5%), agnello compreso. La formula prediletta sarà quella del menù degustazione, nel 63% dei ristoranti. In crescita da parte degli esercenti proposte ad hoc per i più piccoli (nel 37,5% dei ristoranti), mentre non mancheranno menù per chi ha esigenze alimentari specifiche (14,7%).
Pasqua alta, alte le aspettative. Nonostante le incertezze metereologiche domenica 21 e lunedì 22 aprile saranno all'insegna del pranzo fuoricasa, secondo le stime della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Ben 6,3 milioni saranno infatti i clienti che consumeranno il pranzo di Pasqua nei ristoranti del Belpaese, per una spesa complessiva di 328,8 milioni di euro.
"Stime in leggera flessione rispetto allo scorso anno, a causa delle previsioni meteo non favorevoli, ma che confermano, ancora una volta, quanto la ristorazione e la cultura del fuoricasa costituiscano una parte integrante dell'offerta turistica – è il commento di Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe -. Particolarmente significativi anche i dati relativi alle aperture, a conferma del tessuto sano delle nostre imprese e di un comparto che ogni giorno opera con professionalità e passione, anche quando tutti gli altri festeggiano o sono in vacanza. Principi che testimoniano un'etica del dovere e del fare che rendono il nostro settore fondamentale per il futuro del Paese".