Anche un’attività tradizionale come andare al mare in tempo d’estate deve fare i conti con la pandemia e tutto quello che ne è derivato. Arredi balneari ecosostenibili ed in linea con le normative anti-Covid19, incontri di divulgazione scientifica, percorsi didattici per i più piccoli e ‘linee guida’ per promuovere la fruizione delle spiagge, con l’obiettivo di salvaguardare gli ecosistemi costieri e valorizzare le risorse naturali. Ecco dunque le “Spiagge ecologiche” realizzate nell’ambito del progetto BARGAIN condotto da ENEA, Università di Tor Vergata e ISPRA (come coordinatore) e finanziato dalla Regione Lazio, un’iniziativa che verrà presentata dal 26 al 28 giugno presso il Monumento Naturale della Palude di Torre Flavia (Roma).
Che cosa è? E’ un modello pilota di ‘laboratorio balneare’ a cielo aperto, esportabile su scala nazionale e internazionale, realizzato con arredi biocompatibili e pannelli divisori in linea con l’attuale normativa sanitaria anti-Covid19, realizzati con la Posidonia oceanica, una pianta marina che si deposita in grandi quantitativi sugli arenili. “Si tratta di un’evoluzione tecnologica di un nostro brevetto, premiato nel 2013 con il Green Coast Award, da cui successivamente è nato un marchio europeo, in collaborazione con l’azienda Ecofibra Design and Technology, nel quadro della nostra mission sul trasferimento alle aziende dei risultati della ricerca”, le parole di Sergio Cappucci del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali ENEA.
Sulle spiagge ecologiche del litorale laziale verranno sperimentati nuovi approcci di gestione della Posidonia spiaggiata, la cosiddetta “banquette”, per evitarne lo smaltimento in discarica o, in alternativa, promuoverne il riuso in linea con i principi dell’economia circolare e del rispetto degli ecosistemi costieri: attività in campo, proiezione di filmati e cartoni animati per la didattica dei più piccoli, ma anche incontri con ricercatori ed esperti, destinati a pubbliche amministrazioni, gestori di stabilimenti balneari e cittadini.
“La Posidonia oceanica è una specie esclusiva del nostro mare; ha un ruolo fondamentale come luogo di riparo e ristoro per numerose specie animali e per l’ecosistema, perché contribuisce a dare stabilità a fondali e spiagge e a contrastare l’erosione costiera”, ha affermato Carla Creo del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali ENEA.
I due eventi saranno l’occasione per presentare le nuove linee guida sviluppate nell’ambito del progetto BARGAIN per la corretta gestione dei cumuli di Posidonia oceanica e prevenire la formazione di rifiuti: si tratta di un insieme di indicazioni e soluzioni a supporto di enti locali, parchi e Aree Marine Protette per la gestione e la promozione sostenibile dello sviluppo economico dei territori costieri compatibile con la protezione degli ecosistemi e delle spiagge.