Il neocommissario all’agricoltura, il polacco Wojciechowski, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni di principio durante il dibattito sulla riforma della Pac, in occasione del Consiglio agricolo a Bruxelles. Si tratta pur sempre di indicazioni che potrebbero assumere una certa rilevanza. E il consiglio è quello di puntare su biologico e sul ruolo di salvaguardia della biodiversità e dei paesaggi, per convincere i cittadini a non penalizzare i contributi agricoli.
«La commissione Von Der Leyen intende portare avanti le riforme della politica agricola comune sulla base delle proposte del precedente esecutivo. Lo voglio dire a chiare lettere; non abbiamo tempo per ricominciare tutto da zero. dobbiamo continuare a lavorare sulla base di quanto è già stato fatto». Ci sembra politicamente piuttosto chiaro.
Green deal, una sfida ma anche un’occasione?
Wojciechowski ha garantito che sarà strenuo difensore del bilancio della Pac, ma che per farlo bisognerà far leva sul green deal che è «una sfida immensa» ma anche «un’occasione d'oro» per convincere che «ci vuole un contributo concreto per consentire agli agricoltori di svolgere il proprio ruolo di guardiani dei paesaggi, della biodiversità, del benessere animale e degli ecosistemi nonché di pionieri dell'economia circolare».
Come riuscirci? Evitando concorrenza tra Stati membri e cercando di convincere, al di fuori della cerchia agricola, i cittadini e i decisori di quanto gli agricoltori possono fare per il green deal.
Ma non è finita qui, tra le altre sue priorità, Wojciechowski ha citato un piano di azione per l'agricoltura biologica, la tutela degli agricoltori negli accordi commerciali ed infine la necessità di mettere «un argine all'eccessiva concentrazione della proprietà fondiaria per consentire l'accesso alla terra ai veri agricoltori».