Le abitudini alimentari degli europei stanno andando sempre più verso i prodotti definiti "convenience", cioè quelli di IV gamma, lavati e confezionati. Lo si evince dall'ultima ricerca pubblicata su Euromonitor International, che si occupa delle tendenze alimentari del Vecchio continente.
Nonostante il cambiamento delle abitudini alimentari dei cittadini europei – che tendono ad un’alimentazione più sana e meno ricca di proteine animali – negli ultimi 5 anni si è registrata una leggera contrazione delle vendite dei prodotti freschi. Una tendenza però che non ha coinvolto le categorie ad elevato valore aggiunto – IV gamma e snack alla frutta, appunto – che hanno altresì messo a segno una crescita del 20%. In controtendenza anche il comparto del biologico, che in alcuni paesi – Regno Unito e Spagna – ha oramai superato le vendite dei prodotti convenzionali.
Lo scorso anno, rivela l'indagine, i volumi di frutta venduti in Europa sono stati pari a 34,23 milioni di tonnellate; agrumi, mele, banane, uva e drupacee sono le categorie di prodotto più popolari. Arance e mandarini rappresentato più del 20% del mercato, anche se il volume delle vendite è in calo dal 2009. In contrazione pompelmi (-3,1%), pere e mele cotogne (-1,8%) e mele (-0,9%).
In contro tendenza, invece, i mirtilli, che continuano ad avere ottime performances, insieme a ciliegie (+2,2%), banane (+1,8%), fragole (+1,5%), pesche e nettarine (+0,6%) e uva da tavola (+0,2%).