Acque agitate a Bruxelles, con l’Italia protagonista suo malgrado. Stiamo subendo delle conseguenze politiche ed economiche in seguito ad alcune sacrosante decisioni prese dal titolare di Via XX Settembre.
Il ministro Martina, infatti, ha dovuto commentare la notizia del reclamo ufficiale presentato dall'organizzazione dell'industria alimentare europea, FoodDrinkEurope, alla Commissione Eurpea contro l'Italia, in seguito all'adozione dei decreti sull'indicazione obbligatoria di origine per il grano, riso e pomodoro.
«Noi abbiamo fatto una scelta di trasparenza sull’indicazione d’origine in etichetta e siamo pronti a difenderla in ogni sede. In attesa che ci sia una piena attuazione del regolamento europeo in materia, l’Italia garantisce ai consumatori il diritto a conoscere l’origine delle materie prime di latte, pasta, riso e derivati del pomodoro. I decreti sono pienamente operativi, come confermato anche di recente dalla decisione del Tar del Lazio che ha rigettato il ricorso per la sospensiva. Andiamo avanti per valorizzare le nostre filiere e tutelare il lavoro dei nostri agricoltori», le parole del ministro italiano, che non arretra di un centimetro.
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