Mentre Ismea certifica il crollo della produzione italiana di olio d’oliva nell’ultima campagna, precipitata a 185.000 tonnellate, il settore olivicolo italiano in generale è chiamato a fronteggiare un andamento climatico sempre più deleterio, tra siccità, gelate e alluvioni.
L’ultimo “choc”, è venuto dal Senato dove è in corso l’esame del «decreto semplificazioni»: dal testo sono saltati 62 emendamenti precedentemente approvati in Commissione tra i quali quello riguardante le misure di contrasto alla xylella, compresa quella che prevedeva il carcere per chi non abbatte gli alberi infetti, e quello che prevedeva il sostegno agli olivicoltori pugliesi.
Sul punto, la reazione dei «gilet arancioni», come delle altre varie componenti del settore, è stata molto dura.