La produzione mondiale di olio di oliva della campagna in corso potrebbe davvero attestarsi sotto la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri, con una flessione conclamata intorno al 20% rispetto alla precedente (anno 2015/2016). In realtà, la vera incognita è la Spagna dove la raccolta è iniziata in sordina e a tutto febbraio 2017 risultava in flessione solo del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A due cifre, secondo rilevazioni Ismea, la flessione stimata in Grecia, dove a pesare è soprattutto l'isola di Creta mentre negli altri areali si prevedono volumi in crescita rispetto allo scorso anno. Nel frattempo, sembrano essersi contenute le attese flessive in Tunisia (-7%).
Stabile invece, secondo le ultime indicazioni fornite dal COI, la produzione turca e marocchina (rispettivamente 143 mila e 130 mila tonnellate). Tra i nuovi produttori, che essendo nell'Emisfero Sud hanno già contabilizzato la produzione 2016, si segnala l'incremento dei volumi di Argentina e Australia.