Guardando più in là, al contesto internazionale, è possibile spiegare le cause di un simile squilibrio meteorologico. Se in Europa fa così freddo, un freddo anomalo e spiazzante per molti paesi e le loro infrastrutture, c’è una ragione, il cambiamento climatico. In che modo il riscaldamento globale causato dall’uomo sta rendendo il clima sempre più imprevedibile?
Sulla punta settentrionale della Groenlandia, il sito meteorologico di Cape Morris Jesup ha registrato un record di 61 ore sopra lo zero nel 2018, collegato a una grave riduzione del ghiaccio marino. Il caldo anomalo sta penetrando nell’Artico sia dall’Atlantico che attraverso lo Stretto di Bering. Intorno all’intera regione, le temperature sono di circa 8 °C, vale a dire 20 °C sopra la norma. L’Europa mediterranea ha subito impatti opposti, come dimostra la rara nevicata caduta su Roma. Anche nel nord del vecchio continente Bruxelles, Varsavia e Oslo hanno registrato temperature molto sotto lo zero.
Ma non è successo tutto d’improvviso: già nel 1973 la scienza suggeriva che un Oceano Artico senza ghiaccio avrebbe potuto raffreddare le regioni più a sud. Gli scienziati spiegano che la riduzione del ghiaccio marino al polo, causata dal riscaldamento globale, espone l’acqua sottostante alla radiazione solare. Riscaldandosi, essa rilascia più calore nell’atmosfera, fatto che può disturbare la corrente a getto che passa sulla regione.
Gli sconvolgimenti in questo flusso d’aria potrebbero spingere più a sud il freddo, trattenendo a nord il caldo, innescando un cambiamento climatico deleterio per gli ecosistemi. L’Organizzazione meteorologica mondiale ha detto che il freddo in Europa è causato da un “riscaldamento stratosferico improvviso” sopra il polo nord, che ha portato a una spaccatura nel vortice polare e rovesciato il freddo al sud.