Il Ministro Patuanelli ha presenziato all'incontro di insediamento del Tavolo Nazionale di Partenariato per la costruzione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della futura Politica Agricola Comune (PAC).
L’attesa riunione di insediamento del Tavolo, partecipata dal Capo Dipartimento del MIPAAF dott. Blasi, dai Presidenti delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e dal Coordinatore delle Regioni dott. Pentassuglia, si è tenuta in occasione della conferenza virtuale "Verso una Strategia Nazionale per un sistema agricolo, alimentare e forestale sostenibile e inclusivo".
All’insediamento del Tavolo ha partecipato anche l’UCI-Unione Coltivatori Italiani quale stakeholder del MIPAAF. Il Ministro Patuanelli ha delineato le strategie a partire da un primo documento tecnico elaborato dalla Rete rurale nazionale. Il lavoro traccia 6 obiettivi principali che si declineranno in altri sotto-obiettivi: potenziamento della competitività di aziende e filiere; miglioramento delle performances climatiche ed ambientali dei sistemi produttivi; rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali; tema del lavoro agricolo e forestale di qualità; tutela dei diritti dei lavoratori; scambio di conoscenza e informazione; il New Delivery model, ovvero la governance efficace.
La strategia proposta risponderà alle sfide ambientali lanciate dal Green Deal europeo e dal pacchetto di strategie che ne costituisce la struttura (Farm to Fork, Strategia sulla Biodiversità per il 2030 e Azione Climatica), e intende andare incontro agli obiettivi specifici contenuti nella proposta di Riforma della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027. L’UCI ha preso parte a tutti i lavori come membro del tavolo tecnico.
Per il Ministro Patuanelli il fine è quello di rafforzare i sistemi produttivi guardando alla sostenibilità ambientale; attraverso Green Deal e Farm to Fork l’agricoltura avrà un ruolo fondamentale per l’ambiente. “Prevediamo la disponibilità e basi solide da cui partire per il settore primario tra PAC e PNRR” – le parole del numero uno di Via XX Settembre – “e ci aspettiamo dall’EU flessibilità ed adattabilità, per un percorso capace di affidare lo sviluppo rurale ancora alle Regioni”.
Soddisfatto anche il presidente Nazionale dell’UCI, Mario Serpillo: "Il Tavolo ha espresso esattamente quello che è il nostro sentire ed il senso del nostro operato sul territorio. L’UCI saprà garantire il proprio contributo per la costruzione del nuovo Piano Strategico Nazionale attraverso un confronto continuo a cui il MIPAAF ci ha chiamati. Auspico che nella prossima Conferenza delle Regioni si possa trovare la sintesi nella scelta dei criteri di assegnazione, compiendo una sintesi tra quelli storici e quelli di nuova introduzione, onde provvedere alla ripartizione delle risorse nel biennio 2021-22 rispetto alle richieste delle Regioni. Non possiamo più attendere oltre!!! Gli agricoltori hanno necessità di certezze operative. Grazie al NextGenerationEU potremo raccogliere, insieme alle risorse della PAC, nuove sfide per il settore agricolo!".
Quali sono, dunque, le differenze tecniche rispetto al passato? L’area tecnica nazionale dell’Unione Coltivatori Italiani delinea alcune differenze sostanziali: il primo elemento di novità riguarda l’introduzione di un unico strumento di programmazione per entrambi i pilastri (Piano Strategico della PAC), che include i pagamenti diretti, gli interventi settoriali delle OCM e lo sviluppo rurale.
La seconda discontinuità prevede un unico Piano Strategico per tutto il territorio nazionale: ciò impatta notevolmente sulla politica di sviluppo rurale che, in Italia, è costituzionalmente basata su un sistema incardinato in programmi regionali che, per la prima volta, dovranno coordinarsi con gli interventi nazionali all’interno di una medesima cornice programmatoria e di monitoraggio strategico.
Altro elemento di rottura è il cosiddetto New Delivery model, che prevede un rafforzamento dell’orientamento ai risultati della PAC, nonché nuovi meccanismi di verifica dell’efficacia attuativa degli Stati membri, quali la Performance Clearance e la Performance Review.
Dalla prossima programmazione non si correrà più il “rischio disimpegno” a livello regionale, poiché il target di monitoraggio sarà a livello nazionale. Altro tema impattante è l’architettura verde: ci sono ancora questioni aperte su quanto dedicare agli ecoschemi (misure obbligatorie per lo Stato, ma facoltative per gli agricoltori).
Il Ministro ha concluso il suo intervento con un accenno all’importante dotazione finanziaria associata al NextGenerationEU, che si aggiunge alle risorse allocate sulla PAC.