A breve, la pesca illegale, quella non dichiarata e nemmeno regolamentata, sarà molto più difficile. Sta infatti per produrre efficacia giuridica, e quindi entrare in vigore, l'Accordo sulle Misure dello Stato di Approdo, un trattato internazionale promosso dalla Fao.
E’ stato infatti raggiunta la quota minima, con 30 membri che hanno formalmente ufficializzato la loro adesione. Inizia dunque il countdown per l' entrata in vigore dell’accordo, che si concluderà il prossimo 5 giugno, giorno in cui il primo trattato internazionale vincolante diretto specificamente alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata diventerà, a tutti gli effetti, normativa internazionale.
Complessivamente, i 29 paesi e l'Unione europea (che ha firmato come entità unica) che hanno formalmente sottoscritto l'Accordo, nel 2013 rappresentavano circa il 62% delle importazioni ed il 48% delle esportazioni mondiali di pesce, per un valore totale di 133 miliardi di dollari e 139 miliardi di dollari rispettivamente.
Ogni anno, la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata ammonta a circa 26 milioni di tonnellate di pesce, per un valore pari a 23 miliardi di dollari e contribuisce in maniera sensibile al depauperamento dell’habitat marino e delle riserve dello stock ittico.
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