I vademecum per difendersi dal falso sono disponibili anche sul sito del progetto Io Sono Originale. Come spiegano le associazioni dei consumatori, che insieme al Mise hanno lanciato l'iniziativa, "la commercializzazione di prodotti contraffatti incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori, ma anche sull'economia del Paese poiché l'imitazione fraudolenta di un prodotto può provocare deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale (con gravissimo danno allo sviluppo della ricerca e alla capacità di innovazione).
Il fenomeno riguarda diversi settori: dalla moda ai giocattoli, dagli occhiali ai cosmetici, passando naturalmente per l'alimentazione, che, soprattutto in questo periodo di straordinaria visibilità per il made in Italy per via dell’Expo, è ad alto rischio. I prodotti più contraffatti sono, infatti, quelli rappresentativi della qualità della produzione agroalimentare italiana". In particolare, il vademecum alimentare riporta anche i dati del Rapporto "Agro- mafie" sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes: si tratta di giro d'affari di circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto ai due anni precedenti.
Come possono difendersi i consumatori? Spiegano le associazioni: "Il primo passo verso una tutela del cittadino è una chiara conoscenza dei propri poteri e diritti: non solo, dunque, il potere di scelta negli acquisti, prediligendo i canali di vendita ufficiali, leggendo le etichette e diffidando da prodotti a prezzo troppo basso, ma anche segnalando alle Autorità competenti i prodotti e le pratiche fuori legge".
Nella guida sull'alimentazione è possibile consultare i regolamenti anti-contraffazione in vigore per il settore alimentare e c'è un'utile indirizzario delle Autorità a cui rivolgersi in caso di una frode alimentare. Nell'ultima parte del documento le schede sulle etichette dei principali prodotti agroalimentare rappresentano una utile bussola per i consumatori consapevoli.