Si è chiuso un anno importante per il settore del legno-arredo, nel quale si è consolidata la scelta strategica della sostenibilità. Lo confermano i dati di FSC, Forest Stewartship Council, l’organizzazione internazionale no profit che si occupa di gestione forestale responsabile.
A fronte delle importanti oscillazioni di prezzo della materia prima, provocate dalla forte domanda e dalla scarsa disponibilità di legno, che hanno condizionato il mercato insieme alla pandemia da Coronavirus, la sostenibilità e l’innovazione si sono rivelate infatti la chiave di volta nel settore “furniture” italiano ed europeo: a novembre di quest’anno un quarto delle oltre 20mila aziende delle filiere europee certificate FSC appartengono al settore del mobile in legno per interni ed esterni. I Paesi con numeri di certificazione più elevati, come rileva il database di FSC International aggiornato a novembre 2021, sono la Polonia (861), il Regno Unito (746) e, appunto, l’Italia (602).
Numeri importanti, che trovano conferma nella crescente domanda di prodotti di origine sostenibile: una nuova ricerca condotta da Globescan per conto di FSC International segnala infatti che l'84% dei consumatori si aspetta che le aziende si assicurino che i prodotti in legno/carta che vendono non contribuiscano alla deforestazione. Il rapporto fa parte degli sforzi di FSC per descrivere come le foreste, le persone e i mercati stiano rispondendo ai cambiamenti globali.
La terza edizione dell’FSC Furniture Awards, che si è conclusa un mese fa, ha così premiato, quest’anno, Composad (Italia), Melaco (Polonia), Hammerbacher (Germania), Schafer Trennwandsysteme (Germania), Roda (Italia), Community Products (UK), Buoyant Upholstery (UK), Stosa (Italia), Calligaris (Italia), Cantarutti (Italia) ed Era Grupa (Croazia). Sei le categorie di premi (home-living, home-office, arredo ufficio, arredo spazi pubblici, arredo esterno per la casa, arredo esterno per spazi pubblici) e cinque premi speciali (csr, comunicazione, green, etichettatura e piccole imprese) assegnati da una giuria composta da rappresentanti FSC degli uffici degli 11 Paesi concorrenti (Austria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Polonia, San Marino, Serbia, Slovenia, Regno Unito). È stata assegnata anche una menzione speciale.