Siglato presso il Palazzo dell'Agricoltura il protocollo d'intesa tra il Mipaaf e l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), alla presenza del Ministro Maurizio Martina, del Vice Ministro Andrea Olivero e del Direttore dell'Agenzia, il Prefetto Umberto Postiglione.
L'accordo ha l'obiettivo di rafforzare la collaborazione per lo sviluppo di progetti legati alla qualità, alla sicurezza alimentare, alla tutela ambientale e a protezione dei consumatori per finalità istituzionali o sociali, insieme a una più efficiente gestione dei terreni e delle aziende agricole confiscate. Il Ministero metterà a disposizione le proprie competenze tecniche per il supporto nella definizione di strategie e modalità gestionali innovative.
Sono oltre 2.200 i terreni confiscati in gestione dell'Agenzia, di cui 1.686 in via definitiva e che verranno destinati e riassegnati tramite decreto dell'ANBSC.
"Un bene su quattro – ha detto il Ministro Martina – tra quelli confiscati alle organizzazioni criminali è un terreno agricolo. Per questo puntiamo a un lavoro più continuativo e coordinato con l'Agenzia che ci permetta di riportare alla legalità e all'agricoltura, magari a carattere sociale, queste terre. Ogni ettaro strappato ai criminali e restituito alle comunità è un simbolo, dobbiamo fare in modo che si semplifichino le procedure, tenendo altissima la guardia contro una riappropriazione da parte delle mafie. A questo scopo creeremo dei gruppi di lavoro con l'Agenzia e il coinvolgimento di soggetti che già oggi hanno dimostrato di saper gestire con integrità ed efficacia i beni. Penso ad esempio a Libera di Don Ciotti, con la quale il Mipaaf ha già un accordo in essere, potremo lavorare a incrociare queste due esperienze".
"Esprimo grande soddisfazione per la firma di questo protocollo e sono conscio della responsabilità che ne deriva, in veste di delegato alla sua attuazione – ha dichiarato il Vice Ministro Andrea Olivero – La collaborazione con l'Agenzia è una reale risposta alla società civile per riportare a valore della collettività i beni confiscati e sequestrati, grazie all'impegno quotidianamente profuso dalle Forze dell'Ordine e dalle Autorità giudiziarie. Voglio inoltre sottolineare la grande opportunità di poter utilizzare questi beni per lo sviluppo di progetti a carattere sociale, in linea con il mio impegno nel sostenere e promuovere iniziative per un nuovo welfare nelle aree rurali".
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