Sono trascorsi cinque anni dal convegno Internazionale “Science and the future. Impossible, likely, desirable. Economic growth and physical constraints”, che si tenne al Politecnico di Torino nell’ottobre del 2013.
Quanto in questi cinque anni ci siamo avvicinati ai “futuri desiderabili” delineati allora? Oppure, al contrario, continuiamo a dirigerci a grandi passi verso quei “futuri impossibili” legati al crollo della biosfera del pianeta, già previsti dagli scenari del rapporto “Limits to Growth” del Club di Roma nel 1972?
In sostanza, quali sono le sfide poste dallo sviluppo? Domande alle quali economisti e politici da una parte e fisici e tecnici dall’altra cercano di dare risposte, documentate e scientificamente fondate, ma che spesso indicano scenari completamente opposti. Dal 12 al 16 novembre prossimi a Torino si terrà la conferenza internazionale “Science and the Future 2” che vedrà impegnati scienziati della natura, ingegneri, economisti, sociologi e psicologi nel confronto su contraddizioni e sfide poste dallo sviluppo e dagli impatti del cambiamento climatico, per proporre nuove soluzioni basate su esperienze concrete. Il convegno è organizzato da Politecnico, Università degli Studi e Ordine degli Ingegneri di Torino.
“Science and the Future 2” si aprirà con un’analisi di quanto avvenuto negli ultimi anni, con una panoramica sul sistema fisico, i vincoli per il futuro, le sfide in termini di migrazioni, conflitti e disuguaglianze. Nella terza giornata si interpelleranno in particolare economisti, sociologi e psicologi per analizzare il sistema sociale e i comportamenti umani legati ai temi dello sviluppo. Tuttavia, l’obiettivo dei promotori dell’evento non è quello di limitarsi ad una presa di consapevolezza sulla situazione attuale. Per delineare percorsi in grado di far fronte alle sfide individuate, il giovedì si susseguiranno sessioni tematiche (Abitare; mobilità e ICT; Energia; Acqua e cibo) dove saranno presentate buone pratiche e soluzioni tecnologiche concrete. Nella giornata conclusiva si proverà infine a tirare le fila di quanto emerso e capire come fare sul serio, coinvolgendo rappresentanti delle istituzioni pubbliche e del mondo imprenditoriale.
Il convegno si tiene in concomitanza con il 50° anniversario del Club di Roma, che alla conferenza sarà rappresentato dai membri Ugo Bardi ed Enrico Giovannini, e a poche settimane dalla pubblicazione delRapporto speciale sul Riscaldamento globale di 1,5°C approvato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che richiede cambiamenti rapidi, lungimiranti e senza precedenti in tutti gli aspetti della società.
Sito web con il programma dettagliato: http://scienceandthefuture.polito.it