Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il piano del “Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga” (proposta di deliberazione consiliare n. 30 del 17 maggio 2019), limitatamente al territorio del Lazio (Accumoli e Amatrice). Nella stessa seduta l’Aula ha approvato anche il rendiconto generale del Consiglio per l’esercizio 2018 (proposta di deliberazione consiliare n. 32 del 1° luglio 2019) e dodici ordini del giorno collegati al Piano territoriale paesistico regionale, già votato venerdì scorso. I lavori proseguiranno domani a partire dalle ore 10,30.
La proposta di delibera consiliare che approva il piano del “Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga” è stata illustrata in Aula dall’assessora regionale Enrica Onorati, titolare delle deleghe all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e risorse naturali. “Noi siamo coinvolti come Regione Lazio per due nostri comuni – ha detto Onorati – rispettivamente Accumoli ed Amatrice, che insistono dentro questo parco nazionale. È la prima volta che la Regione Lazio adotta un piano d’assetto di un parco nazionale, in questo caso interregionale molto importante”.
Ecco gli obiettivi del Piano:
- garantire la massima salvaguardia delle aree a maggiore naturalità;
- valorizzare le peculiarità presenti all’interno dell’area, nello specifico quelle naturalistiche, storico-architettoniche ed archeologiche;
- favorire la relazione e la continuità biologica con i contesti territoriali limitrofi;
- organizzare e promuovere forme di fruizione turistica e ricreativa con azioni coordinate a livello anche territoriale.
L’area del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga interessa marginalmente il Lazio, essendo l’Abruzzo la regione capofila. La grandissima parte dei circa 150mila ettari dell’ente, infatti, sono all’interno dei suoi confini, così come 40 dei 44 comuni interessati. Fanno eccezione i due comuni laziali della provincia di Rieti, Amatrice e Accumoli, e due comuni della provincia di Ascoli Piceno (Marche).