Carciofi in difficoltà, per via di una domanda scarsa (forse effetto dello strano caldo autunnale), e l’aumento della produzione. Le quotazioni si attestano su livelli inferiori rispetto al 2018, quando il maltempo aveva fortemente danneggiato gli impianti e la produzione. Maluccio anche le castagne, caratterizzate quest’anno dalla presenza generale di calibri piccoli e da una scarsa produzione. Anche i marroni, disponibili solo in alcuni mercati, presentano una produzione ancora scarsa per il periodo.
Clementine in ribasso, sempre più presenti nei mercati e nella distribuzione. Le quotazioni sono superiori rispetto allo scorso anno. La qualità del prodotto è buona e in miglioramento. Le mele vanno bene, e ciò è dovuto alla raccolta più scarsa di questa annata. Sono generalmente presenti tutte le varietà, soprattutto Golden Delicious e Royal Gala, le cui provenienze trentine e alto atesine presentano circa gli stessi prezzi del 2018.
Anche le pere sono in aumento, riconducibili alla scarsa disponibilità di prodotto rispetto al 2018 a fronte di una normalizzazione dei livelli della domanda. Da segnalare che anche i livelli delle quotazioni risultano decisamente più alti rispetto allo scorso anno. Risultano stabili i prezzi dei pomodori sono tendenzialmente stabili, con segnali di aumento per il ciliegino e per il pomodoro a grappolo di produzione nazionale, affiancato dalle produzioni spagnole e olandesi.
Continua l’assestamento delle quotazioni dei radicchi, la cui campagna 2019 era partita con prezzi molto alti. In tutti i mercati si osserva una grande disponibilità di radicchio rosso tondo e rosso lungo precoce.
Per quanto riguarda l’uva da tavola, non si riscontrano notevoli variazioni delle quotazioni rispetto alla settimana scorsa. Ancora assente la produzione spagnola.