Parte dal basso, e dalla stessa popolazione sublacense, la voglia di tornare a far risplendere uno dei più preziosi e storici monumenti della cittadina laziale: la Rocca di Subiaco, nota anche come Rocca dei Borgia.
Entrata nella disponibilità del Comune di Subiaco il 21 marzo scorso, giorno di San Benedetto patrono della città – per la prima volta da quel lontano 1070 in cui l’abate guerriero Giovanni V la eresse per controllare e governare la comunità di Subiaco – la Rocca abbaziale necessita ora di urgenti lavori di recupero e valorizzazione.
Oltre al coinvolgimento istituzionale per il quale l’amministrazione comunale si sta operando (è stato infatti formalmente richiesto il supporto della Regione Lazio e del ministero per i Beni culturali), sarà possibile contribuire liberamente alla sua rinascita: da qualche giorno è iniziata infatti una grande campagna di donazione #salviamolaroccadisubiaco, con l’apertura di un apposito conto corrente postale (nr. 1025430362 intestato Comune di Subiaco).
A dare un primo grande esempio di solidarietà sociale lo scorso 19 aprile, 100 cittadini hanno partecipato ad un’intensa giornata di lavoro e condivisione incentrata su pulizia e piccole manutenzioni, riportando alla luce parte di quel tesoro.
E’ tornato anche a risuonare, dopo moltissimi anni e per l’occasione, lo storico orologio della Rocca: le campane hanno ricominciato a scandire il tempo come hanno fatto per secoli, dal 1779. Fu infatti Papa Pio VI che già Abate Commendatario di Subiaco, eletto al soglio di Pietro, volle regalare a Subiaco una serie di opere e interventi tra cui il civico orologio che ha segnato la vita della comunità sublacense per 200 anni.
Un primo atto di un coraggioso piano di recupero e valorizzazione per l’imponente maniero che vide i natali di Cesare e Lucrezia Borgia, un grande patrimonio che non appartiene solo alla comunità di Subiaco, ma rappresenta una risorsa nazionale da salvaguardare e far rivivere.