Domenica 16 ottobre sarà celebrato nel mondo il World Food Day, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: anche quest’anno nel segno del paradosso del nostro tempo e del nostro pianeta, fra scarsità e sovrabbondanza, sottoalimentazione e spreco di cibo. Ben 795 milioni di persone non hanno abbastanza cibo, una persona su 9. E l’Africa Sub-sahariana è la regione con la più alta incidenza della fame: 1 persona su 4 e’ sottoalimentata, di cui quasi un milione di bambini in Africa soffre di malnutrizione grave.
Oggi 6,9 milioni di bambini muoiono prima di compiere i 5 anni, 1 su 3 a causa della malnutrizione. Ogni giorno, ogni ora, nel mondo muoiono circa 240 bambini a causa di una scarsa e non adeguata alimentazione, ma ogni anno circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare (dati FAO): parliamo di circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ancora edibile che trasformiamo in rifiuto. Senza contare gli sprechi nascosti: circa 250.000 miliardi di litri d’acqua sono utilizzati per produrre il cibo che viene buttato ogni anno nel mondo, un quantitativo sufficiente per soddisfare i consumi domestici di acqua di una città come New York nei prossimi 120 anni.
Per questo “In the name of Africa”, l’evento di Pixel Art urbana più grande al mondo promosso da Cefa onlus, nella sua edizione 2016 incontra la campagna europea di sensibilizzazione “Spreco zero” di Last Minute Market.
Sabato 8 ottobre in piazza Duomo a Milano e sabato 15 ottobre in piazza Maggiore a Bologna a partire dalle 9 andrà in scena il più grande evento di arte e solidarietà al mondo, focalizzato all’impegno contro la fame in Mozambico e all’impegno nella prevenzione e recupero degli sprechi alimentari, in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione. Piazza Duomo e Piazza Maggiore saranno “apparecchiate” con 10mila piatti vuoti, bianchi e blu, a simboleggiare fame e malnutrizione: 10mila piatti vuoti che formeranno la scritta Spreco Zero e poi l’immagine dell’Africa – simbolo della Fame.
Ogni spettatore sarà invitato a riempire un piatto vuoto e a dare il suo contributo prezioso (7 euro) per vincere la fame; “AfricHandProject è in continuità con AfricaMilkProject, premiato ad Expo 2015 come Best Practice mondiale. Con l’aiuto di tutti, famiglie, bambini, scuole, volontari, scout, turisti, passanti, i piatti bianchi, sul disegno dell’Africa, saranno riempiti con spighe, palloncini gialli tenuti a terra da sacchetti di grano: ne uscirà il disegno di un campo di grano, con papaveri e fili d’erba, simbolo della vittoria sulla fame. Il ricavato della giornata sosterrà il progetto AfricHandProject, una filiera lattiero-casearia, in grado di generare cibo e lavoro per le comunità rurali, perché queste possano uscire per sempre dalla povertà, nel distretto di Beira, in Mozambico, progetto che verrà presentato ufficialmente proprio in piazza Duomo.
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