La Commissione “ha chiesto alle autorità francesi di notificare le misure” anti-Xylella adottate dalla Corsica per verificare “se sono in linea con le misure Ue”, ma “è vero anche che la Corsica si trova in una situazione particolare essendo un’isola”. Così il portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis, dopo che il prefetto della Corsica ha deciso lo stop delle importazioni di tutti i vegetali e ha chiesto che all’isola venga riconosciuto lo status di “zona protetta” dal batterio killer degli ulivi.
L’isola di Napoleone ha deciso di bloccare l’introduzione sul suo territorio di tutti i vegetali di qualsiasi provenienza, con un’unica possibilità d’eccezione da parte dei professionisti del settore unicamente su domanda dei servizi di stato e limitando la possibilità di ingresso sul suolo corso ai soli porti di Ajaccio e Bastia. Queste misure entreranno in vigore a partire dall’11 maggio. In caso di contravvenzione, i vegetali saranno distrutti e sono previste sanzioni pecuniarie sino a 300mila euro rischiando fino a due anni di reclusione. In contemporanea l’isola ha anche chiesto l’avvio di una procedura per il riconoscimento della Corsica come esente da Xylella, e quindi come “zona protetta” in modo che l’isola possa godere di requisiti specifici supplementari per l’importazione di vegetali. Sono già state create in passato, per esempio, alcune zone protette a livello europeo nelle isole britanniche.
Si tratta di misure molto più radicali di quelle approvate dal Comitato Ue per la salute delle piante la scorsa settimana, e che dovranno entrare in vigore tra meno di un mese. Queste prevedono lo stop delle esportazioni di tutte le piante vive suscettibili di essere ospiti della Xylella contenute nella lista dell’Efsa (oltre 150 specie, tra cui la vite) dalle zone della Puglia infestate dal batterio, a meno che non abbiano una serie di rigidissime certificazioni. “Dobbiamo esaminare la situazione, quando riceveremo la notifica da parte delle autorità francesi vedremo su quale base giuridica sono state prese queste decisioni” per la Corsica, ha concluso il portavoce del commissario Ue.