La Commissione Europea comincia a dare il proprio contributo al dibattito sulla riforma della Pac. Lo scorso 18 novembre in una comunicazione al Consiglio ed al Parlamento, ha descritto le ipotesi fondamentali a cui la Politica Agricola Comunitaria sarà ispirata a partire dal 1°gennaio 2014.
Il documento ha mero valore di comunicazione, ma è utile per comprendere l'atteggiamento del massimo organo europeo. Sembra decisa la virata verso un regime di aiuti sempre più disaccoppiati e sempre più premianti per chi attua politiche rispettose dell'ambiente. Lo scivolamento verso la Green Box premia lo sviluppo rurale (attuale secondo pilastro della Pac) ma al tempo stesso consente di avere problemi con la massima istituzione del commercio mondiale, quel Wto che non ha mai digerito quel regime di aiuti alle imprese giudicato distorsivo della concorrenza mondiale.
Il gioco delle alleanze tra stati europei è cominciato; da un lato il capocordata è il Regno Unito, che non vede di buon occhio l'attuale regime degli aiuti, giudicato troppo oneroso ed eccessivamente vantaggioso per certe produzioni, tipicamente mediterranee. Dall'altro, Italia, Francia e Spagna, pur con qualche divergenza di vedute, sembrano remare compatte verso una mite attenuazione del regime vigente. La partita è appena cominciata, vincerla sarà fondamentale non solo per l'economia degli Stati ma soprattutto per rilanciare il progetto europeo da un punto di vista socio economico.