Unirà l’Europa a dispetto di lingue e frontiere, l’infrastruttura green che collegherà Capo Nord a Malta. E’ la Ciclovia del Sole, itinerario cicloturistico e naturalistico parte del circuito Eurovelo 7.
Per realizzare l’infrastruttura leggera, che attraverserà anche la penisola ed è stata dichiarata “strategica” dal Governo, la legge di stabilità destina un finanziamento di circa 10 milioni di euro sui venti necessari per il tratto emiliano-romagnolo, nell’ambito di un complessivo stanziamento di 96 milioni di euro per quattro ciclovie di interesse nazionale – oltre la Ciclovia del Sole, il Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB) di Roma, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e la VenTo, la ciclabile Venezia-Torino lungo il Po, che completerebbe il corridoio Eurovelo 8, da Barcellona a Kiev.
Per il percorso emiliano, che va da Verona a Firenze passando per Bologna e l’Appennino, ulteriori 5 milioni di euro saranno stanziati dal Collegato Ambientale per il recupero ad uso ciclabile del tracciato dismesso della linea ferroviaria Bologna-Verona. Il resto delle risorse dovrebbe arrivare da fondi europei.
Sarà così possibile collegare tratti di ciclabili esistenti con il tracciato europeo: grazie a interventi leggeri, entro un anno dovrebbe essere già pronto il tracciato di pianura. In città, il percorso prevede un passaggio sulla tangenziale delle biciclette, l’anello ciclabile realizzato sui viali a ridosso del centro, fino alla velostazione Dynamo, attiva da diversi mesi a servizio dei ciclisti come punto di riparazione, sosta e parcheggio dei mezzi a due ruote per pendolari e turisti.
Se la parte di pianura della Ciclovia del Sole sarà percorribile per il 2018, il taglio del nastro per quella di montagna e dunque per l’opera completa si prevede nel 2020.
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