L’Uci ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “Io faccio la mia parte”, che mira a responsabilizzare i comportamenti personali per contrastare il cambiamento climatico. Il nostro presidente nazionale, Mario Serpillo, ha espresso la posizione dell’organizzazione durante il convegno “Fa che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”, sabato scorso a Spoleto. L’incontro, organizzato da Accademia Kronos presso la biblioteca Comunale G. Carducci, ha analizzato il rapporto simbiotico tra Uomo e Natura, troppo spesso stravolto da logiche di profitto, ed ha evidenziato la necessità di migliorare la salute dell’uomo attraverso un cambiamento qualitativo dell’ alimentazione. L’agricoltura, pertanto, è coinvolta in questo percorso.
La proposta del presidente Serpillo tiene conto di tutti questi aspetti e presenta una logica capace di ricomprendere paesaggio e biodiversità, che devono necessariamente essere legati a doppio filo con l’educazione alimentare e la produzione dell’agroindustria nazionale. “Abbiamo bisogno di un pensiero politico nuovo sull’agricoltura italiana di oggi, basato sulla cultura del lavoro, il riconoscimento del valore del territorio e l’innovazione, baluardi capaci di contrastare il cambiamento climatico, e sembra che la Pac del futuro saprà andare esattamente in questa direzione”, la parole decise del Presidente di Uci Nazionale.
Il nostro paese ha una grande risorsa, se’ stesso; “identità e tradizione devono andare di pari passo con la valorizzazione del genius loci italico. Per riuscirci, dobbiamo supportare e valorizzare la piccola dimensione agricola, creando valore per le aree interne e montane e sviluppando la dimensione intangibile della bellezza. E dobbiamo poi aiutare l’agricoltura intensiva ispirata alla sostenibilità ambientale, sociale ed economico – finanziaria”. Solo così riusciremo a coniugare il buono ed il bello, solo così potremo dire, “Io faccio la mia parte”, ha concluso Serpillo.
Nella foto, a destra del presidente c'è Ennio La Malfa, segretario di Accademia Kronos, a sinistra c'è Franco Floris, presidente