È definitivamente finito il tempo in cui restare in campagna a fare l’agricoltore era considerata una scelta che guardava al passato? Stando all’identikit tracciato dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, riunita a Milano per l’Assemblea Nazionale, sembrerebbe proprio di sì: i numeri che indicano il profilo dell’agricoltore biodinamico tipo parlano di un 36% di giovani sotto i 35 anni (contro l’11% nell’agricoltura convenzionale), con un 28% di laureati(+3% rispetto alla media nazionale) e un 43% di diplomati e ben un 46% di donne. Una figura che ben si allinea a quello che sta di fatto diventando un settore strategico per il paese, quello della bio-agricoltura, che oggi ricopre complessivamente oltre l’12% di suolo coltivato, capace di esprimere il comparto di punta dell’innovazione, della ricerca e della qualità in campo agricolo.
“La nostra associazione conta oggi circa 1.000 soci, un numero mai raggiunto fino ad oggi”, spiega Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. “La nostra crescita ci dice che l’Italia ha tutte le carte in regola per diventare la piattaforma mondiale di un nuovo modello agricolo, ecologico e resiliente. Parliamo non solo di un modo per coltivare la terra in armonia con l’ambiente e per produrre prodotti più buoni, più sani e più sicuri, ma soprattutto di una chiave per riformare la società, per far ripartire l’economia, per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto fra i giovani e per difendere il territorio.”
Già oggi l'Italia è il maggior paese esportatore di biologico nel mondo con circa 1 miliardo e 300 milioni di fatturato, mentre il mercato interno vale ben 3 miliardi e seicento milioni di euro. Inoltre l’agricoltura biodinamica (la parte più legata alla fertilità dei suoli all’interno del più complessivo mondo del bio), vede nel nostro paese una vera e propria terra d'elezione, visto che l'Italia è seconda al mondo per ettari certificati. Il mondo dell’agricoltura biodinamica, composto da oltre 4500 piccole e grandi aziende, è parte integrante di quel quadro d’insieme che rende il nostro paese unico e speciale agli occhi del mondo, fatto di agricoltura, alimentazione, paesaggio, ambiente, turismo e artigianato.
L’agricoltura bio oltre a rappresentare uno dei più potenti strumenti per sanare gli squilibri ecologici è allo stesso tempo lo strumento per produrre innovazione, tenuta sociale e salute per l’uomo. La biodinamica è un pezzo importante di questo processo, anche grazie alle piccole e grandi aziende che hanno intrapreso un nuovo modello agricolo capace di aprire nuovi orizzonti anche sul piano dell’economia. Gli agricoltori italiani che coltivano utilizzando questo metodo vicino alla natura e allo stesso tempo assolutamente innovativo sono anche un segnale di interesse per nuove forma di partecipazione sociale: molte di queste imprese utilizzano forme di cooperazione e di nuova aggregazione sociale.