Nella mattinata odierna, nella sede nazionale di Agripesca, in Piazza del Parlamento, le forze più rappresentative dell’imprenditoria ittica hanno siglato il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese esercenti attività nel settore della pesca e dell’imprenditoria ittica.
Il nuovo contratto ha vigore da oggi e fino al 26 giugno del 2022 e costituisce il rinnovo anticipato del ccnl perfezionato giusto 3 anni or sono, che a sua volta va a far parte integrante dell’accordo odierno. Grande soddisfazione è stata espressa dalle sigle firmatarie; Mario Serpillo, presidente nazionale di Agripesca/Unione Coltivatori Italiani ha parlato di “grande passo in avanti compiuto dal settore, con un ccnl che lo proietta verso il futuro in termini di strategicità e di attenzione agli obiettivi di filiera”, mentre Enzo Capobianco, segretario generale di Conflavoro PMI ha posto l’accento sulla crisi del settore e sulla necessità di una maggiore tutela: “L’imprenditoria ittica va salvaguardata e promossa sotto ogni aspetto, perché si tratta di un comparto di nicchia ma fondamentale per l’economia del Paese. Ben venga un’ampia sinergia tra le parti sociali come quella firmata oggi con il nuovo Ccnl. Auspichiamo anzi un’intesa sempre maggiore per il bene delle piccole imprese e dei loro lavoratori, nonché un efficace sostegno istituzionale di stampo strutturale e non solo emergenziale come spesso, purtroppo, accade”.
Il presidente di Anapi Pesca Ivan Corea, a margine dell’intesa, ha parlato di “buon risultato raggiunto”. Per Bruno Mariani Segretario Generale di Confsal Pesca, “si tratta di un Ccnl al passo coi tempi e che risponde in modo ottimale alle aspettative ed alle esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro del comparto. Abbiamo lavorato insieme per giungere all’obiettivo nella volontà di migliorare il contesto entro il quale aziende e lavoratori ittici si muovono”.