Alcuni dei manoscritti di Leonardo da Vinci parlavano chiaro: è Vigevano, centro dotato di un importante corso d’acqua facilmente canalizzabile, la “città ideale”, capace di soddisfare le esigenze del Duca di Milano, Ludovico il Moro. Nel 1494 Leonardo, che era alle dipendenze della corte di Milano, si trovava infatti a Vigevano per sovrintendere ai lavori di canalizzazione nei dintorni della città.
L’itinerario alla scoperta di una delle città più rappresentative dello splendore del Rinascimento lombardo parte proprio dai disegni del Manoscritto H, in cui il Genio poliedrico raffigura la Piazza Ducale ed il Castello, i primi luoghi ad accogliere la visita del centro storico. La Piazza Ducale è un colpo d’occhio incredibile che riporta indietro nel passato rinascimentale, con i portici bramanteschi e le colonne che raccontano la dinastia degli Sforza (la piazza è circondata per tre lati da 84 colonne con capitelli uno diverso dall’altro).
Tra i migliori esempi di architettura lombarda del XV secolo, Piazza Ducale è il cuore antico e moderno della città, il salotto di Vigevano, uno spazio scenografico di grande suggestione e armonia. Il maestro Arturo Toscanini considerava la piazza una sinfonia musicale, una composizione orchestrale su quattro lati, simile ai quattro movimenti delle sinfonie. L’attenzione si concentra poi sul Duomo, voluto dal Duca Francesco Sforza II nel 1532, il cui stile rinascimentale si mescola al barocco della facciata.
Ammirando la raffinatezza delle decorazioni sulle arcate della piazza, si rimane colpiti dalla Torre del Bramante: è il simbolo di Vigevano, ingresso d’onore al Castello disegnato negli schizzi “ideali” di Leonardo nel 1494. La sua particolare sagoma fu modello nel XIX secolo per la ricostruzione della Torre di Filerete nel Castello Sforzesco di Milano. La Torre è visitabile fino alla prima merlatura da cui si gode un panorama che spazia fino alle Alpi. Passeggiando all’interno del Castello, sono ancora visibili alcuni affreschi della seconda metà del XV secolo. Alcuni piani del Castello sono stati restaurati di recente insieme alla parte incuneata sotto la Strada Coperta che un tempo era adibita a prigioni.
Se si continua la visita nelle scuderie, che delimitano l’area del Castello, ci si accorge ancora delle somiglianze con i disegni di Leonardo. La più importante fu fatta costruire da Ludovico il Moro e ricorda i disegni del Genio per la sua “polita stalla” ripresa nel Manoscritto B di Parigi e nel Codice Atlantico. Una delle altre due scuderie, invece, ospita il Museo Archeologico nazionale della Lomellina, che raccoglie le testimonianze archeologiche del territorio dal periodo celtico all’Alto Medioevo. Si può poi proseguire verso la Falconeria: elegante loggiato aereo da cui all’epoca dei Signori di Milano si praticava l’arte della falconeria. Attribuito al Bramante, è stato recentemente restaurato recuperando alcuni affreschi sulle arcate. Da non perdere la Strada Coperta, assieme alle Sotterranee, un capolavoro unico in tutta l’architettura castellana europea. Il suo compito era quello di proteggere il passaggio collegando il Castello con la Rocca Vecchia, dove si trova l’edificio della Cavallerizza.
Visitando le diverse sale del Castello, si possono rivivere anche altri periodi storici: la tradizione calzaturiera di Vigevano, infatti, si racconta con il Museo Internazionale della Calzatura “Pietro Bartolini”. Oltre 500 modelli esposti che testimoniano l’evoluzione della calzatura, trasformatasi nei secoli da oggetto d’uso quotidiano a vera opera d’arte grazie alla fantasia, all’innovazione e al gusto estetico di talentuosi artigiani vigevanesi. Attorno al Castello, le eleganti vie del centro storico sono un susseguirsi di palazzi neoclassici dell’Ottocento, di case barocche, di graziosi cortili e di chiese di varie epoche e stili. Meritano sicuramente una visita la chiesa di San Giorgio, le chiese gotico-lombarde di San Pietro Martire e di San Francesco, la chiesa barocca di Santa Maria del Popolo, e, ancora, la piccola chiesa barocca del Cristo, situata a poca distanza dalla via dei Mulini e dai Terraggi, ultime vestigia delle mura cittadine. La visita alla città di Vigevano e al suo territorio si può compiere anche in una sola giornata. Oltre al centro storico, che fa naturalmente la parte del leone, nelle vicinanze è consigliabile la visita all’EcoMuseo di Mora Bassa, che fu donato da Ludovico il Moro a Beatrice D’Este, e che oggi ospita la mostra delle macchine di Leonardo da Vinci.