La formula di un turismo che, oltre a contenere relax e divertimento, assicuri anche contatto con la natura e scelte consapevoli, per la propria salute e per quella dell’ambiente, ha sempre più successo nel mondo e nel nostro Paese. In particolare si è fatto il punto sul settore del “turismo wellness” durante un workshop organizzato nel cuore del Parco della Majella dal Comune di Caramanico Termeinsieme a Vivilitalia, la struttura di Legambiente che promuove il turismo sostenibile e ambientale.
Si tratta di un settore che a livello globale attualmente rappresenta il 14% della spesa turistica, con un valore di 494 miliardi di dollari. In base ai dati di crescita attuale le previsioni ipotizzano un 9,9% di incremento medio annuo almeno fino al 2017. In Italia il turismo del benessere, dello sport e della natura arriva ad un valore annuale di 2 miliardi e 175 milioni di euro. E’ un turismo che non è solo benessere e cura del corpo, ma anche ricerca consapevole di uno stile di vita di alta qualità: in questo tipo di vacanza il contesto diventa molto importante, e deve essere il più naturale possibile.
Il 43% degli italiani intervistati cerca paesaggi suggestivi e bellezze naturali che offrano la possibilità di stare in forma e dare benessere anche psicologico. Molto importanti risultano di conseguenza anche le tradizioni culturali ed enogastronomiche di ogni territorio.
Le Regioni che attraggono di più l’attenzione di chi punta ad un turismo green e salutare sono soprattutto il Trentino Alto Adige (con il 35,7% delle preferenze), la Toscana (con il 15,4%) e l’Umbria(con il 6,4%). Mentre i clienti più assidui per questo tipo di settore sono quelli lombardi (il 19,2% del totale), quelli laziali (l’11,1%), quelli campani (il 10,1%) e quelli emiliano-romagnoli (l’8,9%).
Il messaggio che viene lanciato è quello di unire l’unicità dell’offerta termale che molti luoghi del nostro Paese possono offrire, con la bellezza di luoghi di grande attrattività.