L’economia italiana è in 'Crescita moderata' ed è sostenuta principalmente dal manifatturiero e dai primi segnali di ripresa delle costruzioni. Lo sostiene l'Istat, che evidenzia anche un recupero della redditività delle imprese e un aumento dell'occupazione. Ma calano invece i consumi e il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese.
L'Istat, nella sua nota di giugno sull’andamento della nostra economia (N. 6/2016) evidenzia segnali sia positivi che negativi, quindi oltre ad “un'ulteriore decelerazione” economica, ci sono notizie positive per le casse pubbliche, con le entrate fiscali in aumento del 2,7% nei primi cinque mesi dell'anno. C'è anche un'impennata del gettito Iva, che sfiora il 9%.
Bilancio con il segno più per le entrate tributarie, che crescono del 5%, neutralizzando gli effetti di bollo e canone televisivo (le cui modalità di pagamento sono cambiate). L’Istat pubblica anche i dati relativi alla disoccupazione (Occupati e disoccupati mensili) nel corso del mese di maggio, evidenziando un calo all'11,5% rispetto all'11,6% di aprile. Sempre a maggio, il tasso di occupazione risulta invece pari al 57,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali sul mese precedente.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio è invece stabile al 36,9%, rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è fermo al 36,9%.
Nel trimestre marzo-maggio l'aumento degli occupati (+0,4%, pari a +101 mila) è associato ad un calo dei disoccupati (-1,1%, pari a -32 mila) e degli inattivi (-0,9%, pari a -121 mila). Su base annua si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +299 mila). La crescita tendenziale è interamente attribuibile ai dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre sono in calo gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila).