La lotta ai cambiamenti climatici dell’Italia registra un rallentamento a causa di politiche penalizzanti per le rinnovabili e l’efficienza energetica. Il j’accuse arriva direttamente dall’Italy Climate Report stilato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L’analisi rivela che nel 2015 le emissioni di gas serra in Italia sono tornate a crescere.
L’incremento registrato è pari al 2,5% ed è imputabile non soltanto alle strategie energetiche poco sostenibili, ma anche al crollo dei prezzi del petrolio e del gas. Tra gli altri fattori che hanno inciso sull’aumento delle emissioni climalteranti figurano la crescita economica; i maggiori consumi energetici; un inverno rigido e un’estate molto calda con prelievi elevati dovuti al condizionamento e al riscaldamento.
Si tratta di dati negativi, soprattutto se letti alla luce delle emissioni globali, rimaste invariate nel 2014 e nel 2015 a dispetto di una crescita del PIL di 3 punti percentuale. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile invoca una nuova strategia energetica che consenta all’Italia di rispettare gli impegni assunti alla COP21 di Parigi e ratificati a New York il 22 aprile scorso.
Per riuscire a limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5°C rispetto ai valori registrati nel 1990 secondo gli esperti occorre introdurre una carbon tax e dirottare gli incentivi elargiti con troppa leggerezza alle fonti fossili verso le rinnovabili.
Il Governo dovrebbe inoltre promuovere con maggiore determinazione la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio nazionale per tagliare i consumi energetici residenziali. Dall’agricoltura alla mobilità, ogni settore dovrà essere ripensato in chiave sostenibile per sviluppare un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio. La fetta di rinnovabili nel mix energetico dovrà aumentare dal 17,3% al 35% entro il 2030.
Una rivoluzione che potrebbe avere ricadute positive sull’occupazione e attirerebbe nuovi investimenti, contribuendo a risollevare l’economia nazionale stagnante.
Naturalmente anche l’Europa deve fare la propria parte per centrare gli obiettivi di Parigi. I target sulla riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 dovranno passare dal 40% al 50-55%. La quota di rinnovabili del 27% andrà rivista al rialzo così come gli obiettivi sull’efficienza energetica. A livello globale le emissioni di gas serra dovranno calare dell’85% entro il 2050 e del 100% entro il 2070.
Photo credit to qual energia.it