Nel periodo luglio-settembre si registra una sostanziale stabilità degli occupati rispetto al trimestre precedente; segnali di crescita si rilevano per i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine e le persone di 50 anni o più, mentre diminuiscono in modo significativo gli indipendenti. La stima dei disoccupati a settembre cresce (+2,0%, pari a +60 mila), dopo il calo registrato a luglio (-1,1%) e agosto (-0,1%). Il tasso di disoccupazione, pari all’11,7%, è in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Nel trimestre luglio-settembre alla sostanziale stabilità degli occupati (+11 mila) si accompagna una lieve crescita dei disoccupati (+0,2%, pari a +5 mila) e un calo degli inattivi (-0,3%, pari a -45 mila). Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2% su settembre 2015, pari a +265 mila). La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai dipendenti permanenti (+264 mila) e si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+384 mila).
Differenze di genere – A settembre l’aumento degli occupati rispetto al mese precedente interessa ugualmente uomini e donne (per entrambi +0,2%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 66,9%, aumenta di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 48,2%, aumenta di 0,1 punti.
Anche l’aumento della disoccupazione nell’ultimo mese coinvolge sia la componente maschile (+2,7%) sia quella femminile (+1,3%). Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 10,8%, aumenta di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile si attesta al 12,8%, in aumento di 0,1 punti.
La maggiore partecipazione al mercato del lavoro di entrambe le componenti di genere, si associa a un calo dell’inattività che ancora una volta riguarda sia uomini (-1,9%) sia donne (-0,4%). Il tasso di inattività maschile scende al 24,8%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto ad agosto, mentre quello femminile si attesta al 44,7%, in diminuzione di 0,2 punti. Nella media del periodo luglio-settembre, tra gli uomini aumenta il tasso di occupazione (+0,1 punti percentuali) mentre risulta stabile il tasso di disoccupazione e in calo quello di inattività (-0,1 punti). Nel confronto con settembre 2015, il tasso di occupazione cresce sia per gli uomini (+0,8 punti percentuali) sia per le donne (+0,9 punti) mentre il tasso di disoccupazione risulta stabile per gli uomini e in crescita per le donne (+0,6 punti).
Occupazione dipendente e indipendente – L’aumento dell’occupazione nel mese di settembre è determinato dai lavoratori indipendenti (+1,0% pari a +56 mila), a fronte di un calo dei dipendenti (-0,1% pari a -11 mila) quasi interamente da attribuire ai lavoratori a tempo determinato (-10 mila).
Nel periodo luglio-settembre l’occupazione cresce tra i dipendenti (+0,3%, pari a +57 mila) mentre diminuisce tra gli indipendenti (-0,8%, pari a -46 mila). Tra i dipendenti, la crescita coinvolge sia i permanenti (+0,3%, pari a +44 mila) sia quelli a termine (+0,5%, pari a +12 mila).
Su base annua crescono fortemente i dipendenti (+1,5%, pari a +257 mila) e in misura più lieve gli indipendenti (+0,1%, pari a +8 mila). La crescita dei dipendenti è determinata esclusivamente dai permanenti che crescono dell’1,8% (+264 mila) mentre quelli a termine sono in lieve calo (-0,3%, pari a -7 mila).
La partecipazione al mercato del lavoro per classi di età – A settembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 37,1%, in calo di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè poco meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,3 punti percentuali rispetto ad agosto. Il tasso di occupazione dei 15-24enni aumenta di 0,3 punti, mentre quello di inattività rimane invariato.
Nelle restanti classi di età si registra un aumento del tasso di occupazione (+0,2 punti tra i 25-49enni, +0,1 punti tra gli over 50) e del tasso di disoccupazione (+0,7 punti tra i 25-34enni, +0,2 punti tra i 35-49enni, +0,1 punti tra gli over 50) mentre cala quello di inattività (-0,9 punti tra i 25-34enni, -0,4 punti tra i 35-49enni, -0,1 punti tra gli over 50).
Nell’arco di un anno si registra un aumento del tasso di occupazione in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni (-0,5 punti percentuali). La crescita è particolarmente accentuata tra gli over 50 (+1,9 punti). Il tasso di disoccupazione cala tra i giovani di 15-24 anni (-2,1 punti), cresce tra i 25-34enni (+2,0 punti) e i 35-49enni (+0,1 punti) e rimane stabile tra gli over 50. Il tasso di inattività cala in tutte la classi si età registrando la variazione maggiore tra gli over 50 (-2,0 punti).